Ogni anno in Italia 118 donne, su un totale di circa 9 milioni e 200 mila lavoratrici, muoiono per motivi di lavoro: un fenomeno, quello degli infortuni femminili sul lavoro, in costante aumento, e per questo, in occasione dell’8 marzo, Anmil e Inail vogliono richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, sulla necessità di garantire una maggior sicurezza in ambito lavorativo e una più efficace tutela delle donne che rimangono vittime di incidenti.


Per farlo, quest’anno l’Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro e l’istituto promuovono insieme un concorso di arti visive sul tema del lavoro femminile, intitolato ‘L’altra metà del lavoro’, che si concluderà a fine novembre con una mostra e con la premiazione dei vincitori.

La crescita degli infortuni sul lavoro per le donne, secondo Anmil e Inail, si spiega in parte con l’aumento dei tassi di occupazione femminile, ma anche con il sempre più frequente ingresso delle donne in settori lavorativi ad alto rischio di infortuni, persino in quello dell’industria pesante che, fino a ieri, prevedeva esclusivamente lavorazioni destinate agli uomini.