Sono 136 i nuovi casi di Aids in Emilia-Romagna registrati nel 2004, in diminuzione rispetto all’anno precedente (165). Aumentano a Piacenza e Ferrara, diminuiscono a Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì e Rimini. E così i casi di Aids dall’inizio dell’epidemia – era il 1982 – al 31 dicembre 2004, raggiungono quota 5.294.

L’Emilia-Romagna nel 2004 si è posizionata al quarto posto in Italia nella graduatoria dell’Aids, dietro Lombardia, Lazio e Liguria, con un tasso di incidenza pari a 4 casi ogni centomila abitanti.

”L’Aids deve fare ancora paura – dicono Fernando Aiuti, Presidente dell’Associazione Nazionale per la Lotta contro l’Aids (Anlaids), e Francesco Chiodo, Presidente della Sezione Emilia-Romagna dell’Anlaids – e quindi non si deve abbassare la guardia. Aiutateci a dare una spallata all’Aids portando a casa un bonsai che trovate nelle piazze dell’Emilia-Romagna da venerdì al giorno di Pasqua”.

Sono trascorsi più di vent’anni dall’inizio dell’epidemia, eppure il bollettino del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità che riporta i casi di Aids regione per regione fa ancora paura. In Italia lo scorso anno si sono registrati 1220 nuovi casi di Aids, una cifra inferiore a quella dell’anno precedente (1646), ma che non deve fare abbassare la guardia. Dall’inizio dell’epidemia alla fine del 2004 l’Italia conta 54497 casi di Aids. Cifre più piccole, ma non per questo meno preoccupanti, quelle sul fronte dei casi pediatrici: tre i nuovi casi lo scorso anno in Italia, uno in Lombardia, uno in Sicilia e uno di origine ignota. In Emilia-Romagna gli ultimi due casi pediatrici risalgono al 2001. Dall’inizio dell’epidemia nella regione i piccoli coinvolti dal virus sono stati 68.

Piacenza – Raddoppiati i nuovi casi. Sono stati 20 nel 2004, erano la metà l’anno precedente. In totale dall’inizio dell’epidemia i casi sono 305. Piacenza è la provincia con il più alto tasso di incidenza, 10.1 casi ogni centomila abitanti. Un tasso altissimo se si pensa che al secondo posto c’è Ravenna con 8.6, seguita da Varese, Brescia, Lecco e Pavia.
Parma – In calo nel 2004 i nuovi casi (11) rispetto all’anno precedente (13). In totale sono 374 i casi in questa provincia dall’inizio dell’epidemia.
Reggio Emilia – Diminuiscono i nuovi casi. Nel 2004 sono stati 13, sette in meno rispetto all’anno precedente. In totale i casi dall’inizio dell’epidemia sono 414.
Modena – In calo i nuovi casi. Nel 2004 sono stati 18, quattro in meno rispetto all’anno precedente. In totale i casi ammontano a 620.
Bologna – Dimezzati a Bologna i nuovi casi di Aids. Nel 2004 se ne sono registrati 13, contro i 27 dell’anno precedente. In totale dall’inizio dell’epidemia Bologna conta 1427 casi.
Ferrara – In controtendenza rispetto alle altre province dell’Emilia-Romagna, visto che aumentano i nuovi casi di Aids. Nel 2004 ce ne sono stati 15, tre in più rispetto all’anno precedente. Salgono così a 437 i casi in totale dall’inizio dell’epidemia.
Ravenna – In leggero calo i nuovi casi. Nel 2004 sono stati 23, due in meno rispetto all’anno precedente. In totale sono 781 i casi dall’inizio dell’epidemia. Questa provincia è al secondo posto per tasso di incidenza (8.6 casi ogni centomila abitanti) dopo Piacenza (10.1).
Forlì – Diminuiscono i nuovi casi. Nel 2004 sono stati 11, quattro in meno rispetto all’anno precedente. Dall’inizio dell’epidemia in questa provincia si contano 504 casi.
Rimini – In netto calo i nuovi casi di aids. Nel 2004 sono stati 12 contro i 21 dell’anno precedente. In totale i casi sono 432 dall’inizio dell’epidemia.