Piace ai farmacisti modenesi l’accordo raggiunto sul rinnovo del contratto nazionale.
Lo hanno detto i rappresentanti degli oltre 400 dipendenti delle 141 farmacie private modenesi aderenti a Federfarma, intervenuti l’altra sera all’assemblea promossa dalla Fisascat-Cisl (il sindacato modenese più rappresentativo del settore).


«I lavoratori apprezzano la bozza di nuovo contratto – conferma Elmina Castiglioni, della segreteria provinciale Fisascat-Cisl – L’intesa prevede, tra l’altro, un incremento medio di 90 euro lordi mensili e una una-tantum di 800 euro (suddivisi in due tranches) per coprire la cosiddetta vacanza contrattuale, cioè il periodo trascorso dalla scadenza del precedente contratto alla vigenza del nuovo. Inoltre sono state aumentate le maggiorazioni per il lavoro notturno e festivo». Ricordiamo che un farmacista con un’anzianità media di una decina d’anni guadagna 1.200-1.300 euro al mese (per 14 mensilità).

I dipendenti delle farmacie private modenesi hanno anche un contratto regionale, che scade alla fine del 2006. L’Emilia-Romagna, infatti, è una delle poche regioni italiane con un secondo livello contrattazione e Modena è tra le province più attive sul tavolo sindacale regionale.