La Giunta, in collaborazione con l’Azienda Usl di Modena, predisporrà un progetto da illustrare in Consiglio comunale per “assicurare la vivibilità e la convivenza civile nelle zone limitrofe del Sert, anche attraverso interventi sociali volti alla costruzione di coesistenze”.

L’obiettivo è contenuto nell’Ordine del Giorno presentato dalla maggioranza nel corso del Consiglio comunale, approvato con i voti della maggioranza stessa, il voto contrario dell’opposizione e il non voto di Achille Caropreso (Fi).

Il documento mette in evidenza che lo spostamento del Sert di via Sgarzeria “comporterebbe uno snaturamento profondo delle modalità operative del Sert” e che “non risulta affatto opportuno che tali strutture siano inserite in ambito ospedaliero, oltre a comportare costi non indifferenti per la collettività. Basterebbe – continua il documento – risolvere le problematiche relative all’ospitalità degli assistiti per migliorare sensibilmente la situazione esterna alla struttura che, senza dubbio, crea difficoltà ai residenti”.

L’Ordine del Giorno ricorda che “l’attività del Sert di Modena è di alto livello qualitativo” e che “negli ultimi anni ha opportunamente diversificato a livello territoriale i luoghi nel quali svolgere la propria attività in relazione alle tipologie di intervento collegate a sindromi diverse (centro tabagismo al S. Agostino, apertura di una sede del Sert a Castelfranco), con lo scopo di poter seguire meglio gli utenti e di evitare grosse concentrazioni presso la sede in via Sgarzeria”.

Nel corso della seduta è stato anche respinto un Ordine del Giorno di Alleanza Nazionale con cui si chiedeva di “trovare per il Sert una sede alternativa o presso le strutture sanitarie già attive in città o presso una zona di bassa residenzialità e possibilmente non attigua a scuole”.