L’Ici chiama i proprietari di casa alla cassa. Come ogni anno l’ultimo giorno per versare la prima rata dell’imposta 2005 e’ il 30 giugno.

I contribuenti potranno anche non utilizzare le aliquote del 2005, ma limitarsi a versare meta’ dell’ imposta dovuta (e versata) lo scorso anno, anche se a novembre, al momento del saldo, dovranno applicare le nuove aliquote. Una volta scaduti i termini, comunque, si puo’ pagare la rata entro 30 giorni con il cosiddetto ravvedimento operoso, che prevede l’importo maggiorato degli interessi legali piu’ una multa del 3,75%.


Secondo le ultime proiezioni, i comuni stimano nel complesso un aumento di gettito dell’ 1,9% che viene definito fisiologico perche’ e’ una crescita che viene collegata anche alle nuove case edificate e al recupero dell’ evasione. Il 55% delle 106 citta’ capoluogo ha una aliquota ordinaria al 7 per mille. A decidere un aumento delle aliquote sono stati in complesso 24 citta’, in pratica il 22,6%: 6 hanno fatto aumentare sia l’aliquota base sia quella sulla prima casa (Campobasso, Carrara, Enna, Ferrara, Forli’, Vibo Valenzia); 12 capoluoghi hanno ritoccato solo l’aliquota ordinaria (Avellino, Bari, Biella, Cesena, Modena, Padova, Pavia, Ravenna, Reggio Emilia, Sondrio, Urbino e Verona); due comuni, Livorno e Piacenza, hanno fatto scendere il prelievo sulla prima casa e fatto salire quella ordinaria; quattro hanno aumentato l’Ici solo per la prima casa (Belluno, Cosenza, Firenze, Messina).


La palma per la riduzione dell’imposta spetta quest’anno invece a Torino, che ha fatto scendere dal 7 al 6 per mille l’ aliquota ordinaria (lasciando invariata quella per la prima casa).
Lieve ritocco (dal 7 al 6,9 per mille) anche per l’aliquota base di Alessandria, che ha pero’ ridotto dal 5,8 al 5,4 per mille il prelievo sulle abitazioni principali. Oltre ad Alessandria altri cinque comuni hanno abbassato l’imposta per le abitazioni principali: Lecco, Livorno, Piacenza, Rieti e Rovigo.