“Peggiora la situazione nelle campagne dove già sono stati stimati danni alle colture di mais che nella sola Lombardia potrebbero portare a rese produttive inferiori di oltre il 20% alla norma con perdite economiche superiori ai 15 milioni di euro”.

E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento agli effetti della situazione di magra del Po e dei principali laghi segnalata dall’Anbi con danni dovuti alla mancanza di acqua che colpiscono principalmente le colture di frumento, orzo e mais, ma anche in prospettiva il riso, in particolare per le coltivazioni a irrigazione o sommersione tardiva. Il calo dei livelli di fiumi (dal Po al Ticino) e dei laghi (Maggiore, Como ed Iseo) mette in evidenza che, nonostante le recenti piogge, resta preoccupante la carenza idrica nelle regioni del nord dovuta al fatto che quest’anno la circolazione atmosferica – precisa la Coldiretti – è stata particolare, con prevalenza di venti di origine orientale che hanno favorito una concentrazione delle piogge nelle regioni appenniniche, mentre quelle sottovento rispetto alle Alpi hanno avuto precipitazioni minori.

Le ripetute positive rassicurazioni delle Istituzioni – sostiene la Coldiretti – impegnano ora le Autorità responsabili nella gestione delle risorse idriche a garantire la disponibilità di acqua nelle campagne in misura sufficiente al normale sviluppo delle coltivazioni nella situazione di grande caldo e a risolvere le situazioni di difficoltà segnalate. La responsabilità degli enti coinvolti nel soddisfare le esigenze delle colture in sofferenza sarà accompagnata – ha concluso la Coldiretti – da una concreta attenzione degli imprenditori agricoli per il risparmio dell’acqua destinata all’irrigazione.