Una lettera al responsabile dell’Unità operativa di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Uopsal) dell’Azienda Usl di Bologna, per chiedere di accertare se i comportamenti adottati dalla Business Unit Passeggeri Locali Emilia-Romagna siano conformi alle normative previste dalla legge, dato che ”da diversi anni, il personale di macchina della regione è esposto ad elevate temperature in
cabina di guida a causa della mancanza e/o inefficienza di idonei strumenti di climatizzazione dell’ambiente in cui opera”.

L’ha scritta il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Roberto De Paolis.
”Puntualmente, con l’arrivo della stagione estiva, il personale rileva mezzi in stazione o in deposito nelle cui cabine di guida si possono riscontrare, nelle ore centrali della giornata, temperature superiori ai 40 gradi della scala Celsius” ha scritto De Paolis.
”Nonostante i piani di attrezzaggio attivati dal Datore di Lavoro, esistono ancora mezzi non provvisti di climatizzazione e quelli attrezzati, molto spesso, circolano con apparato guasto o inefficiente”. Inoltre sono state segnatale, dal personale di macchina rinvii delle richieste di riparazione.

”Esiste una specifica disposizione aziendale – ha sottolineato De Paolis – che autorizza il personale di macchina a richiedere locomotiva di soccorso in caso di guasto all’apparato di climatizzazione e i diretti superiori del Pdm, invece, comandano con ordine reiterato di continuare il servizio con apparati guasti”.
Secondo De Paolis ”è evidente che le condizioni di eccessivo calore in cui si svolge il servizio di condotta può arrecare pregiudizio alla sicurezza del convoglio e del lavoratore stesso, a causa di possibili diminuzioni eccessive di pressione corporea, colpo di calore o calo di attenzione”.

Il rappresentante per la sicurezza ha ricordato che ”il decreto legislativo 626/94 impone al datore di lavoro di ridurre al
minimo il rischio per i propri dipendenti” e ha chiesto ”di accertare se vi siano i requisiti per emettere un apposito dispositivo che imponga
provvedimenti utili alla risoluzione del problema o, in seconda istanza, una contravvenzione per le eventuali inadempienze riscontrate e sanzionabili ai sensi delle vigenti disposizioni”.