La Cisl di Modena esprime un giudizio positivo sulla legge regionale sul lavoro (ribattezzata “Legge Bastico”) approvata il 26 luglio scorso dal consiglio regionale.

Il provvedimento legislativo è ispirato a principi che condividiamo e per i quali ci battiamo da anni: condurre politiche attive del lavoro che diano stabilità e sicurezza, che producano, cioè, la cosiddetta “buona occupazione”. La legge, infatti, recepisce la scelta di qualificare il lavoro e renderlo stabile, contro l’estendersi delle tante forme precarie di occupazione, assumendo “il contratto di lavoro a tempo indeterminato quale forma comune dei rapporti di lavoro” – dichiara Pasquale Coscia, responsabile politiche del lavoro per segreteria provinciale Cisl -.

Una “buona occupazione”, però, presuppone un sistema di imprese orientato allo sviluppo di qualità, basato su innovazione di prodotto, rispetto ambientale, responsabilità sociale. In sostanza, non basta approvare una buona legge, ma occorrono azioni e investimenti per sostenere uno sviluppo capace di generare un alto valore aggiunto. Una bassa qualità del sistema delle imprese fa scivolare le imprese stesse nel sommerso e nell’illegalità, fenomeni sempre più diffusi anche nella nostra provincia.

È necessario, perciò – conclude Pasquale Coscia –
da un lato stimolare lo sviluppo, ma dall’altro potenziare gli strumenti di controllo delle irregolarità, che ledono i diritti dei lavoratori, causano gli infortuni, producono concorrenza sleale. Tutto il contrario della “buona occupazione” che la legge regionale vuole, giustamente, perseguire.