Il Presidente Nazionale della Cia, Giuseppe Politi, ha scritto all’Avv. Giampaolo Sassi, Presidente dell’Inps, per manifestare tutto il disappunto e la viva protesta della Confederazione per l’iniziativa assunta dall’Istituto di recapitare, sin dai primi giorni di agosto, ad un numero considerevole di aziende agricole, sia in essere che cessate, lettere raccomandate A.R., con le quali si contesta agli interessati l’omissione di versamenti contributivi.

Secondo la Cia, infatti, la gran parte delle omissioni contributive che vengono contestate, risultano insussistenti, ad esempio perché oggetto di condoni, o ancora perché oggetto di sgravi contributivi parziali a seguito di calamità naturali.

“Le imprese agricole – scrive Politi – come Ella ben sa, risentono oggi più di ieri, e più di altri settori produttivi, di una situazione economica penalizzante che ne riduce costantemente i risultati economici: sarebbe stata una buona ragione per evitare la spedizione delle lettere raccomandate con le modalità adottate dall’Istituto, e cioè senza un efficace controllo preventivo delle risultanze dei Vostri archivi, e per di più in agosto, mese in cui le attività agricole fervono ed i nostri uffici, causa le ferie, non possono lavorare a pieno regime”.

Politi ricorda poi come siano state più d’una, nel corso degli anni, le collaborazioni tra Inps e Associazioni di categoria, e relativi Patronati, per la sistemazione degli archivi Inps del settore agricolo, e si chiede quali risultati abbia prodotto questo cospicuo scambio di dati.

Il Presidente della Cia conclude la propria lettera chiedendo che vengano intraprese “le necessarie azioni per evitare, nell’occasione, che alle lettere raccomandate in questione seguano imprudenti atti, quale ad esempio l’iscrizione a ruolo tout court, e per il futuro che analoghe iniziative avvengano solo dopo che gli archivi dell’Istituto siano stati effettivamente ed efficacemente sistemati, e coinvolgendo le Associazioni di categoria”.