Troverà sul mercato alloggi in affitto e li darà in uso a famiglie di lavoratori o anziani per i quali l’affitto rappresenti almeno il 30% del reddito: questo il ruolo dell’Agenzia per la Casa, gestita direttamente dall’Ufficio casa del Comune di Modena. Il servizio, che fa capo all’assessorato alle Politiche sociali, per la casa e per l’integrazione, ha lo scopo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di alloggi in locazione.

La partecipazione del Comune di Modena, con la gestione diretta e un fondo di garanzia inizialmente fissato in 50 mila euro, serve a fornire ai proprietari quelle garanzie che gli inquilini non sarebbero in grado di dare autonomamente. Per incentivare i proprietari di alloggi sfitti ad affittarli all’Agenzia per la Casa sono previsti l’azzeramento dell’Ici, la riduzione del 30% del reddito derivante dall’affitto ai fini Irpef e Irpeg e la riduzione dell’imposta di registro calcolata sul 70% del canone annuo di locazione.
L’Agenzia per la Casa nasce dall’impegno dell’Amministrazione comunale per affrontare la situazione di criticità del mercato cittadino degli affitti, dove la domanda si scontra con un’offerta di canoni di locazione elevati. Nel solo territorio comunale, 1600 famiglie presentano domanda per le graduatorie di edilizia residenziale pubblica e circa 3500 sono assistite dai contributi del Fondo sociale per l’affitto.

“L’Agenzia per la Casa è un’esperienza comune anche ad altre amministrazioni comunali, ma nel modo di operare modenese ci sono tre novità assolute”, spiega l’assessore alle Politiche per la casa Francesca Maletti: “La prima e più rilevante e che sarà il Comune di Modena a stipulare direttamente contratti di affitto a canone agevolato con i proprietari degli alloggi, inoltre abbiamo scelto di azzerare totalmente l’Ici per quanti affitteranno i propri appartamenti all’Agenzia per la Casa, e voluto che il Comune gestisse direttamente l’Agenzia, in modo da porsi come interlocutore e mediatore autorevole per i soggetti che devono incontrarsi sul mercato dell’affitto. Si tratta di uno strumento che ha l’ambizione, nel lungo periodo, di contribuire a riequilibrare il mercato degli affitti in città dando garanzie concrete ai proprietari degli alloggi. La nuova sfida per le politiche sociali, infatti”, conclude l’assessore, “è di rispondere non soltanto ai bisogni di chi è in condizioni di povertà ma anche a quelli di quanti, pur avendo un reddito fisso da lavoro o da pensione, incontrano difficoltà a soddisfare i propri bisogni primari, come quello della casa, ai prezzi di mercato”.

Tra i requisiti per gli inquilini ci sono la residenza o l’attività lavorativa nel Comune di Modena e il regolare permesso di soggiorno per i cittadini stranieri. Non potrà accedere ai servizi dell’agenzia chi è proprietario di alloggi nel territorio provinciale. La priorità nell’assegnazione andrà alle famiglie con sfratto esecutivo, con figli minori, con tutti i componenti anziani oltre i 65 anni, con componenti disabili o invalidi e alle famiglie di nuova formazione. Ai nuclei familiari composti esclusivamente da anziani oltre i 65 anni sarà riservata la priorità sul 30% degli alloggi. La sperimentazione dell’Agenzia per la casa e la sua efficacia nel ridurre il numero degli alloggi sfitti, aumentare il numero di quelli a canone concordato e conseguire la gestione di alloggi destinati all’affitto sarà verificata dopo un anno con i firmatari del protocollo d’intesa che ha portato alla sua costituzione: le associazioni della proprietà edilizia (Ape, Asppi e Uppi), le confederazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil), le organizzazioni sindacali degli inquilini (Sicet, Sunia e Uniat) e dei pensionati (Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil).

Per informazioni e modulistica ci si può rivolgere alle organizzazioni firmatarie del protocollo d’intesa o all’Ufficio casa del Comune di Modena, in via Santi 40 al settimo piano, aperto al pubblico il martedì dalle 8.30 alle 12.30, il giovedì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Per presentare la domanda per la concessione in uso di un alloggio è necessario fissare un appuntamento, telefonando ai numeri 059 2033581 o 059 2032187. L’avviso pubblico sarà inoltre pubblicato sulla rete civica del Comune di Modena.