Due proiettili sono stati recapitati per posta ordinaria, a pochi giorni di distanza, alla caserma dei carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti e al sindaco di Collagna, sull’ Appennino reggiano. In entrambi i casi il timbro postale e’ quello di Reggio Emilia. Le indagini sono affidate agli stessi militari, con la collaborazione dei colleghi del Ris, ai quali sono stati inviati proiettili (entrambi nuovi) e buste, per cercare di trovare elementi utili all’identificazione degli autori dei gesti.


Il primo proiettile, calibro 9×21, e’ giunto in caserma con la corrispondenza quotidiana poco prima di Ferragosto e non era accompagnato da scritti che spiegassero i motivi di questa insolita spedizione.


Ad Ugo Caccialupi, 68 anni, ex dirigente d’ azienda da nove anni amministratore pubblico e da cinque primo cittadino di Collagna, piccolo paese con un migliaio di abitanti, la missiva e’ stata recapitata a domicilio il 22 agosto: il calibro del proiettile era diverso (7.65), ma anche in questo caso non era accompagnato da alcun messaggio. Il sindaco ha aperto la busta, davanti alla moglie, rientrando a casa per la pausa pranzo; quel rigonfiamento non l’ha immediatamente insospettito, perche’ attendeva fotografie da un gruppo di amici, ma anziche’ un rullino ha trovato il proiettile. Da qui l’immediata denuncia contro ignoti ai carabinieri, a loro volta destinatari – si e’ appreso solo successivamente – di un analogo ‘recapito’.


Caccialupi, superati i primi momenti di apprensione, ha detto ai cronisti di non credere a una minaccia di morte, ma di non ritenere quel gesto un semplice scherzo; piuttosto, il frutto di una mente con problemi psicologici. ”Questo gesto – ha ribadito – non modifichera’ minimamente i miei comportamenti, che continueranno a essere improntati all’ascolto della gente”.


Solidarieta’ all’amministratore e’ stata espressa – tra gli altri – dal coordinatore provinciale dell’Anci, Cesare Beggi, sindaco di Quattro Castella, e dal presidente dell’Unione dei Comuni del Crinale, Sandro Govi. Gia’ a fine maggio a Collagna erano circolati volantini, due fogli dattiloscritti anonimi, in cui veniva criticata l’azione dell’Amministrazione comunale.


L’abitazione di Caccialupi e il Municipio ora sono sorvegliati dai carabinieri, per i quali i due episodi potrebbero non avere collegamenti, una convinzione rafforzata dal diverso calibro dei due proiettili. Le indagini sono svolte anche dalla Digos della Questura reggiana.