Pochi piloti conoscono il tracciato di Monza come Jacques Villeneuve: “Serve una macchina veloce ma stabile”. Il canadese della Sauber partecipa al GP d’Italia dai tempi della Formula 3000, e per lui Monza è quasi una pista di casa, anche in virtù dell’affetto che il pubblico italiano conserva nei confronti di suo padre, Gilles.

“I tifosi qui sono veri appassionati e il circuito è uno dei più particolari del Mondiale: ci sono lunghi rettilinei, dove si ha il tempo per riprendere fiato”. C’è poi un punto che è rimasto nella storia delle corse autombilistiche: “La parabolica è una curva molto particolare, ed è difficile affrontarla bene – afferma Jacques Villeneuve – Si può andare più veloci di ciò che si pensa, e se si esce bene si guadagna molto per il giro seguente. Ma se si sbaglia si possono rovinare due giri”.