Due agenti della Polizia Municipale di Bologna sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, con l’accusa di concussione, sulla base di una denuncia di parte presentata da un autotrasportatore che questa mattina sarebbe stato vittima del reato poi ascritto ai due vigili. L’amministrazione comunale ha immediatamente avviato il procedimento disciplinare per la sospensione cautelativa dal servizio.


I due vigili urbani arrestati dalla polizia hanno fermato in mattinata un autotrasportatore alla periferia est della citta’, contestandogli un’infrazione al codice della strada che prevede la sottrazione di numerosi punti sulla patente. In cambio di una modesta tangente, circa 300 euro, gli agenti gli hanno pero’ assicurato che avrebbero chiuso un occhio.


L’autotrasportatore ha accettato di pagare, ma, visto che non aveva con se’ i soldi richiesti, i vigili gli hanno dato appuntamento per qualche ora dopo nei pressi di un bar. La vittima della concussione ha deciso, nel frattempo, di denunciare tutto al 113: su indicazione dei poliziotti, l’uomo ha fotocopiato una delle banconote con le quali ha poi pagato la tangente. Subito dopo lo scambio di denaro, e’ entrata in azione la polizia che ha arrestato, in flagranza di reato, i due vigili urbani per concussione: nelle tasche dei due c’era la banconota ritratta nella fotocopia. Gli agenti hanno poi informato il Pm di turno Maria Gabriella Tavano.

I due agenti della polizia municipale, che fanno parte del reparto moto e sono in servizio da piu’ di dieci anni, sono ora agli arresti, in attesa di essere interrogati dal Gip.