Costruire un vero dialogo con gli spettatori richiede antenne sensibili, una capacità di stare in ascolto, di rivolgersi al pubblico attraverso proposte non necessariamente facili, inseguendo una complessità piena di emozione e di qualità. Emilia Romagna Teatro Fondazione presta grande attenzione alle urgenze del presente, come testimonia il festival VIE dedicato alla scena contemporanea internazionale; festival che concentrerà, tra il 20 e il 30 ottobre prossimo, una nutritissima kermesse di eventi distribuiti in diversi spazi di Modena, Carpi e Vignola, il cui programma definitivo verrà presentato a Roma il prossimo 29 settembre.

La stagione teatrale 2005/2006 accentua ancora di più una comunicazione trasversale tra i due spazi teatrali, il Teatro Storchi e il Teatro delle Passioni, con la volontà di offrire un’esperienza teatrale ad ampio raggio e la speranza di innescare un meccanismo virtuoso di scambio e di curiosità tra gli spettatori.

I temi sono quelli che parlano alla nostra vita, laddove un classico necessariamente può con ancora maggior forza parlare alla nostra contemporaneità. Ogni singolo allestimento appare votato alla sottolineatura di un tema dominante; per esempio, il microcosmo della famiglia, nucleo originario di tensioni profonde, costituisce l’asse privilegiato di due dei nuovi allestimenti prodotti da ERT Fondazione: Il padre di August Strindberg, che fa incontrare per la prima volta sulla scena Umberto Orsini e Massimo Castri, e La casa di Bernarda Alba di Federica García Lorca, per la regia di Cesare Lievi, il quale torna all’autore spagnolo a dieci anni dalla realizzazione di Donna Rosita nubile.

La prossima stagione si annuncia inoltre sotto il segno del grande musical – West Side Story di Leonard Bernstein e Jerome Robbins in una produzione internazionale – e sotto il segno dei grandi interpreti. Da una parte avremo Anna Marchesini, Antonio Albanese, Moni Ovadia, attori che hanno acquistato notorietà grazie alla ribalta televisiva, ma che mantengono con il teatro un legame privilegiato e irrinunciabile; dall’altra Roberto Herlitzka, Umberto Orsini, Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, artisti capaci di rara profondità di analisi e di grande magnetismo, con una non comune disponibilità al nuovo e al confronto.

Un altro punto focale della stagione 2005/06 è la regia. La prossima stagione individua un percorso fra i grandi registi del teatro italiano, a partire da Strehler per passare a Luca Ronconi e a Massimo Castri, proseguendo con Cesare Lievi e Toni Servillo, Federico Tiezzi e Antonio Latella, con l’aggiunta di un maestro della scena internazionale: il lituano Eimuntas Nekrosius.

Rispetto allo scorso anno, la stagione del Teatro delle Passioni presenta le novità più significative. Gli spettacoli restano in scena per periodi più lunghi: si passa dalle due o tre rappresentazioni a permanenze che vanno da una a tre settimane, a vantaggio di un pubblico curioso, che vuole vivere il teatro anche oltre lo spazio temporale della rappresentazione, fermandosi a chiacchierare in modo informale, prima e dopo lo spettacolo.

Il cartellone si apre con un’altra attesa nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione: Gli uccelli di Aristofane, per la regia di Federico Tiezzi, e la drammaturgia e l’interpretazione di Sandro Lombardi, e si chiude con la Ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde, che vede riuniti Umberto Orsini e Giovanna Marini, sotto la direzione di Elio De Capitani.

Informazioni ai numeri 059.2032993, 059.2136021. Emilia Romagna Teatro.