E’ un estone di 26 anni il
rapinatore bloccato ieri pomeriggio a Modena poco dopo il colpo messo a segno nella gioielleria Pedroni, in pieno centro storico. E’ stato lo stesso gioielliere a inseguire e a bloccare il malvivente, ma il complice e’ riuscito a fuggire con il bottino, orologi e preziosi per un valore stimato in 100.000
euro.


La rapina e’ stata messa a segno verso le 17 di ieri in via Emilia centro, proprio a fianco della torre Ghirlandina, simbolo della citta’. I due banditi sono entrati nell’oreficeria fingendosi clienti e hanno chiesto di visionare degli orologi, poi uno di loro ha estratto una pistola (rivelatasi poi un’arma- giocattolo) e l’ha puntata al volto dei due gioiellieri, padre e figlio. I malviventi si sono fatti consegnare cinque orologi di grande valore e svariati anelli e preziosi, li hanno messi una busta di plastica e sono fuggiti. Ma il figlio del titolare, Alessandro Pedroni, ha cercato di reagire e uno dei due banditi gli ha sferrato un pugno al volto: nonostante questo, il giovane si e’ messo all’inseguimento dei malviventi per le vie del centro. L’orefice e’ stato aiutato anche da un passante che, resosi conto di quanto stava accadendo, gli ha indicato la direzione di fuga dei banditi. Uno dei due rapinatori e’ stato fermato in via Carteria e quindi arrestato dagli agenti della squadra Volante, arrivati sul posto, contro i quali ha reagito con violenza colpendoli con calci. Nel frattempo sono scattate le ricerche del complice da parte di polizia e carabinieri.


Questa mattina la gioielleria Pedroni ha riaperto regolarmente e la polizia ha compiuto un ulteriore sopralluogo alla ricerca di eventuali tracce lasciate dai banditi. Sempre in via Emilia centro, proprio qualche mese fa era fallita una rapina alla gioielleria Blondi grazie all’intervento di un agente di polizia penitenziaria e di un agente della polizia postale che avevano bloccato i malviventi.


Al giovane Pedroni che ieri ha reagito ai banditi hanno espresso solidarieta’ Ascom, Confcommercio e Confesercenti: ”Ancora una volta ci troviamo a partecipare dell’angoscia di un imprenditore vittima di una rapina – sottolinea Claudio Furini, direttore della Confcommercio, constatando come nonostante l’impegno e la capacita’ delle forze dell’ordine gli episodi violenti si ripetano – Imprenditori come i titolari di questo genere di esercizi operano in condizioni di sicurezza precaria che inducono in alcuni momenti a comprensibili reazioni che possono rivelarsi di grande pericolosita”’. Da parte sua, la Confesercenti sottolinea come sia in aumento la percezione di insicurezza da parte dell’opinione pubblica e avverte: ”Esistono i gravi episodi di cronaca, come quello verificatosi ieri, ma anche segnali di infiltrazioni malavitose, legate alla criminalita’ organizzata”. Dal canto suo il consigliere comunale e regionale della Lega nord Mauro Manfredini, rimarca che e’ meglio prevenire questi eventi e non solo mostrarsi solidali quando avvengono: ”Ho chiesto l’introduzione di un consiglio tematico in materia di sicurezza – ricorda l’esponente della Lega – Il mio appello ancora non ha avuto risposta, ma credo che sia ora di agire in termini seri”.