Una provincia italiana su due sta vivendo una fase di forte crisi industriale, riconducibile a tre grandi mali che affliggono l’Azienda Italia: basso sviluppo dell’high tech, riduzione del peso della grande impresa, specializzazione produttiva più spinta verso i settori a più basso valore aggiunto e dove la concorrenza dei nuovi competitori, Cina in primis, è più forte.

Ad oggi, in Italia sono 40 le aziende in amministrazione straordinaria, per un totale di pè di 27.000 lavoratori coinvolti. Unica nota positiva e’ il minor ricorso alla cassa integrazione: il numero delle aziende che ricorrono a questo strumento è sceso da 1.213 del 2003 alle 1.093 del 2004.

Complessivamente i lavoratori coinvolti lo scorso anno sono stati 48.000 contro i 68.000 dell’anno precedente. A fare il chek up dell’industria italiana è l’Osservatorio per il monitoraggio delle Attività industriali del ministero delle Attività Produttive. Delle 103 province italiane, 50 possono essere definite ‘province con fenomeni rilevanti di crisi o trasformazione manifatturiera’ di alcuni settori produttivi, 31 con ‘media intensià’ della crisi’, e 22 a ‘bassa intensità crisi’.