Un rifugio per clandestini ricavato all’interno di un ex fabbrica metalmeccanica in via San Faustino 44 a ridosso del centro di Modena è stato individuato e liberato stamane all’alba dagli operatori del Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale.

Dentro a quello che gli arredatori moderni definirebbero un loft sono stati fermati due uomini, un bulgaro ed un rumeno ed una donna polacca, tutti clandestini. Un luogo relativamente pulito e ordinato con sei i posti letto a disposizione. Gli abiti appesi a fili tirati tra le colonne che sorreggono il soppalco, la scarpe una a fianco all’altra in bell’ordine. Al posto della luce elettrica piccole candele. In assenza di acqua corrente, non mancava la riserva idrica in bacinelle. A disposizionein anche due contenitori di plastica dove erano a mollo indumenti personali. Un altro contenitore era destinatoe ai piatti. Per i propri bisogni corporali i frequentatori del rifugio usavano uno scarico per l’acqua piovana di un cortile.

I due uomini sono stati accompagnati in Questura per le pratiche di esplusione, la donna è stata invece accompagnata al reparto di Diagnosi e cura. In quello che era un dormitorio già al lavoro gli operai per chiudere le vie di accesso in attesa di trasformare l’ex fabbrica in nuovi alloggi.