Secondo i parametri regionali, a Modena mancano almeno 230 posti tra Case protette e Residenze sanitarie assistenziali (Rsa). Nonostante ciò, sembra che il Comune voglia rinunciare a costruire la settima struttura per anziani promessa fin dal 1997 dall’allora sindaco Barbolini. Lo afferma il sindacato dei pensionati Fnp-Cisl della zona di Modena, che ha esaminato le il Piano Sociale di Zona approvato dal Consiglio comunale.

“Case protette e Rsa sono strutture fondamentali per alleviare i disagi delle molte famiglie modenesi che hanno la necessità di ricoverare un loro anziano congiunto – sottolinea il segretario della Fnp di Modena Cesare Olivieri – Se pensiamo che al 1° gennaio 2005 erano ben 263 gli anziani inseriti in graduatoria per l’ingresso in struttura, sarebbe estremamente grave la decisione di non mantenere fede agli impegni assunti, tanto più in considerazione del fatto che tali strutture dovranno prevedere, in aggiunta ai parametri regionali, anche posti letto di sollievo per far rifiatare, in alcuni periodi, le famiglie che accudiscono direttamente a casa i propri famigliari non autosufficienti”.

La Fnp ricorda che, secondo la legge regionale 5/94, ogni distretto deve garantire posti in strutture per anziani pari al 4 per cento della popolazione ultra 75enne. Poiché al 31 dicembre 2004 gli anziani modenesi erano 19.685, ne consegue un fabbisogno di 788 posti. Il totale dei posti attualmente disponibili tra Case protette e Rsa, comprese le private convenzionate, arriva invece a 559, e lo stesso sarà nel 2006. Solo nel 2007 ci saranno 60 posti Rsa in più, grazie al completamento della ristrutturazione della Guicciardini, ma qui sorge un altro problema.
“A quanto ci risulta, – spiega Olivieri – il Comune intende trasferire nella nuova struttura i 50 utenti attualmente ospitati nella Casa protetta Ducale 2 di Saliceta S. Giuliano. In questo modo i posti complessivamente disponibili per gli anziani aumenteranno solo di dieci unità. Per noi, invece, è necessario mantenere anche il presidio di Saliceta”.

In conclusione il sindacato pensionati Cisl della zona di Modena chiede al Comune di potenziare l’assistenza agli anziani, perché le liste di attesa per entrare in struttura sono troppo lunghe e i posti, già ora insufficienti al fabbisogno, non aumenteranno neanche nei prossimi due-tre anni.