Un piccolo esercito di oltre mille persone, fra cui anche 185 volontari provenienti da nove Paesi europei, mobilitati contro il pericolo-alluvione per prepararsi a fronteggiare una grande piena del Po come quella del 2000 o addirittura catastrofica come quella del ’51. Un test sul campo per evitare che accada come a New Orleans, dove la mancanza di coordinamento ha ritardato e spesso vanificato i soccorsi con drammatiche conseguenze.

Si chiama ‘Po 2005’ l’esercitazione regionale di Protezione civile che si terrà a Ferrara il 7-8-9 ottobre per mettere alla prova la capacità di intervento nel caso in cui il grande fiume superi l’argine destro, un’emergenza tutt’altro che remota da quando le mutate condizioni del clima hanno moltiplicato gli eventi catastrofici che una volta avvenivano ogni 50-100 anni.

La simulazione, alla quale partecipano per la prima volta anche volontari di altri Paesi d’Europa, è organizzata dalla Protezione civile della Regione Emilia-Romagna insieme alla Prefettura di Ferrara, alla direzione regionale dei Vigili del Fuoco, alla Provincia e al Comune di Ferrara in collaborazione con altri enti e istituzioni per testare soprattutto la capacità di coordinamento fra i vari organismi.