Un giovane emiliano-romagnolo su quattro nella fascia di età tra i 16 e i 26 anni ha avuto almeno un incidente quando era alla guida, e uno su dieci ha già visto decurtata la dotazione di punti
della patente.
Uno su tre guida usando il cellulare e quasi tutti lo fanno senza il viva voce. Il 75% dei giovani che guida l’auto (specialmente i maschi) ascolta musica a volume ‘abbastanza-molto alto’. Il 40% degli
intervistati dice che almeno una volta gli è capitato di guidare dopo avere bevuto alcolici.
E’ questo il quadro di sintesi emerso dal rapporto sulla sicurezza stradale in Emilia-Romagna ‘Forte nella vita, piano al volante’ realizzato in occasione
del decennale di fondazione da Car Server, società di Reggio Emilia specializzata nel noleggio di flotte aziendali che ha diffuso un sunto della ricerca.
Di sicurezza a 360 gradi, di quella dei giovani ma anche dei tanti ‘utilizzatori professionali’ ovvero di chi usa l’auto per lavoro hanno parlato Giovanni Orlandini (ad di Car Server), Emanuela Vezzali (presidente Osservatorio regionale sulla Sicurezza Stradale), il dy Robby Mantovani e il consigliere regionale Gianluca Rivi.
”Siamo certi che esistono margini importanti di miglioramento nelle azioni mirate alla sicurezza stradale – ha detto Vezzali – abbiamo bisogno
di entrare in sintonia con i giovani e con il loro modo di sentire queste problematiche”.
L’85% allaccia le cinture e il 70% usa regolarmente i casco. Quasi la metà ritiene che il numero di incidenti negli ultimi due anni è diminuito grazie alla patente a punti, alle rotatorie, ai dossi e alle
altre misure di dissuasione.
”La Regione Emilia-Romagna – ha commentato Rivi – sta lavorando sodo sulla prevenzione e sul miglioramento della rete infrastrutturale (le
strade) e i risultati stanno diventando concreti”.
Il 44,9% dei giovani attribuisce ‘colpe’ alle strade dissestate, il 20,9% alle strade pericolose e il 57,8% giudica il comportamento di guida non corretto (spesso quello degli altri) come il principale dei problemi.
Meglio le femmine dei maschi: ”e possono essere un valido alleato – ha detto Mantovani – anche all’uscita dalle discoteche quando guidare a tutti i costi può diventare
un vero rischio. In questo ‘controllo’ dovrebbero impegnarsi tutti perchè in quel modo si possono davvero ridurre gli incidenti”.
I giovani non sono contrari, anzi: ”Abbiamo distribuito tante confezioni di test ‘Alcolimit’ al Motor Show – ha spiegato Orlandini – e i più informati erano i
giovani”.
Otto giovani su dieci ritengono utile lo stick monouso per misurare la percentuale di alcool nel sangue e la stessa percentuale vede
bene l’installazione di etilometri all’uscita dalle discoteche.
Il 59% del campione vorrebbe un’auto sicura e accessoriata ma con velocità massima a 130 Kmh.
Nello stand Car Server nell’area Motor Show Business si è
soffermato anche Giorgio Schiavo, presidente Confedertai (i titolari di autoscuole) che ha sottolineato la necessità di investire maggiormente
nella preparazione alla guida (a tutti i livelli).
Il 38% dei giovani consiglia di introdurre corsi di guida sicura e il 30% chiede una maggiore
presenza di forze dell’ordine sulle strade. Il 29% auspica l’introduzione generalizzata di lezioni dedicate all’educazione stradale.
L’iniziativa si inserisce in un’attivita’ di social responsability intrapresa da Car Server da oltre due anni relativamente al tema della Sicurezza Stradale.
”Il tema della formazione mirata alla sicurezza stradale – ha concluso Orlandini – sta prendendo consistenza anche tra le aziende che scelgono Car Server per la gestione delle flotte aziendali.Certamente avere un parco auto sempre rinnovato e al massimo dell’efficienza è un supporto importante ma come insegnano i giovani
protagonisti del sondaggio è sulla formazione e sulla educazione alla sicurezza stradale che anche le aziende devono investire. Le aziende, la
Pubblica Amministrazione, gli enti di formazione, il volontariato, il mondo dei media e della comunicazione possono fare molto per la sicurezza, ma per avere risultati devono farlo insieme”.