Nella seduta di ieri il Consiglio Comunale (con il voto favorevole delle liste Uniti per Casalgrande e Casalgrande Amica; il voto contrario delle liste Città dell’Uomo e Alternativa per Casalgrande; la Lega Nord non ha partecipato al voto) ha approvato il bilancio di previsione per il 2006.

Nell’articolata relazione di presentazione il sindaco Andrea Rossi ha sottolineato come l’amministrazione comunale abbia lavorato per redigere “Un bilancio virtuoso, responsabile, che mantiene in quantità e qualità i servizi alla persona e che consentirà l’attivazione delle procedure per la definizione del nuovo PSC.
Virtuoso perché rispetta pienamente tutti i parametri e i vincoli previsti dal patto di stabilità ed è particolarmente attento alla gestione delle risorse. Occorre uscire dai luoghi comuni – ha aggiunto il sindaco Rossi – secondo i quali gli enti locali sarebbero la parte spendacciona dello Stato. Così non è e il Comune di Casalgrande lo dimostra anche in questa occasione. Si pensi, ad esempio, che per le spese di rappresentanza sono stati impegnati solo 2.250 €: una cifra ridicola. Abbiamo quindi agito con responsabilità, consapevoli delle difficoltà del momento, ma guardando avanti con un’azione lungimirante che supera le logiche delle entrate una tantum, quali possono essere il recupero dell’ICI, che non danno certezze nel tempo. Introduciamo quindi una nuova imposta, l’addizionale Irpef nella misura dello 0.1 per mille, ma nel contempo riaffermiamo i concetti di equità fiscale e di una nuova redistribuzione del reddito; con gli stessi principi siamo interventi sulle tariffe di alcuni servizi. Ed è proprio sui servizi che sono riversate le maggiori risorse del prossimo anno: educazione, formazione, scuola, sostegno alla persona ed in particolare all’infanzia e agli anziani, assorbiranno il 42% delle risorse disponibili del 2006.
Abbiamo poi operato sulle tariffe dei servizi a domanda individuale con la chiara volontà di ridistribuire il gettito dei cittadini con la maggiore equità possibile e nell’ottica di ridurre la forbice sociale”.

Con questo bilancio l’amministrazione comunale intende inoltre intensificare l’azione di supporto alle imprese, perché rimangano, si rafforzino e si qualificano sul nostro territorio. Sostegno ai progetti di delocalizzazione, di ampliamento, di sviluppo e di innovazione già concretizzato, ad esempio, nella primavera scorsa con l’adozione di alcune importanti varianti urbanistiche.
A questo si aggiungono i forti investimenti che si stanno riversando sulle infrastrutture, quali lo Scalo di Dinazzano, a servizio del tessuto produttivo per favorire il livello di competitività (13 ml di €).
L’amministrazione è poi fortemente impegnata e si batte in prima fila accanto al Comune di Scandiano, alla Provincia e alla Regione per il completamento della Pedemontana.
Lo stesso si dica per la riqualificazione della tratta ferroviaria con le connesse opere di mitigazione, i sottopassi, l’azione di “ricucitura” di Casalgrande Alto con Boglioni.
Ultimata piazza Martiri e via Moro, continua poi l’azione di riqualificazione complessiva di Boglioni: passeremo attraverso la nuova piazza di via Marx fino ad arrivare ad un possibile concorso di idee per il recupero di piazza Costituzione, completando in questo modo il sistema – piazze di Casalgrande.