Anche Salvatore Raimondi, l’uomo fermato stamattina dai carabinieri, ha confessato di aver preso parte al sequestro del piccolo Tommaso Onofri.

L’impronta digitale di Raimondi era stata rilevata sul nastro adesivo utilizzato per legare i familiari del bambino. Le dichiarazioni dell’uomo vengono confrontate in queste ore con quelle rese da Mario Alessi.


Intanto sul torrente Enza dove sono in corso le ricerche del corpicino del piccolo Tommaso stanno arrivando anche sommozzatori dei vigili del fuoco per proseguire le ricerche.