La magistratura torinese ha disposto l’acquisizione di documentazione in possesso a 16 squadre di serie A: Empoli, Livorno, Palermo, Fiorentina, Ascoli, Cagliari, Sampdoria, Messina, Inter, Milan, Parma, Roma, Lazio, Siena, Reggina e Chievo.

Ci sono anche 17 club di B tra cui Bologna, Modena e AlbinoLeffe, Cesena, Pescara, Arezzo, Avellino, Brescia, Catania, Catanzaro, Crotone, Piacenza, Rimini, Ternana, Triestina, Verona, Vicenza. In C1 invece Genoa, La Spezia, Novara, Perugia, Lodigiani, Monza, Padova, Teramo, Lanciano, Lucchese, Napoli e Sassari Torres.
L’impulso all’inchiesta dopo il blitz del Nucleo provinciale della polizia tributaria della Guardia di Finanza di Torino dello scorso 18 maggio (visitata la sede della Juventus, le case di Luciano Moggi e dei calciatori Fabio Cannavaro e Zlatan Ibrahimovic).
I consulenti del pm Bruno Tinti stanno esaminando le carte che sono state acquisite. Nel mirino ci sono le plusvalenze realizzate sugli scambi dei giocatori, i contratti e i rapporti con le altre societa’.

In particolare, la Procura ha chiesto di sequestrare fatture, schede contabili, contratti stipulati con il calciatore, risoluzioni di contratti, accordi di partecipazioni, risoluzioni di partecipazioni, variazioni di tesseramento, bilanci ed eventuali perizie disposte dai club per usufruire del decreto spalmadebiti.