Che l’ordine pubblico in provincia di Modena rappresenti un cruciale problema dovrebbe essere a tutti noto, che la soluzione sia abolire il Poliziotto di Quartiere è un errore che potrebbe costare caro alla sicurezza della collettività.


Così esordisce Claudio Furini direttore generale di Ascom Confcommercio nel commentare gli strascichi dell’esplosione alla sede dell’Ufficio Entrate di Sassuolo. Ascom Confcommercio, continua Furini, ha da sempre denunciato la precarietà nella quale le imprese rappresentate sono costrette a lavorare a causa di fatti criminali, non esclusi quelli considerati minori, ma non per questo meno preoccupanti per gli esiti a volte drammatici non di rado constatati.

In questa situazione va considerato un passo avanti aver riconosciuta, da parte delle autorità, la necessità di una rassicurante presenza tra la gente dei tutori dell’ordine istituendo il Poliziotto e il Carabiniere di Quartiere e, a questo punto, spostare risorse e forze da un settore all’altro della sicurezza richiama la sconsolante metafora della coperta troppo stretta che coprendo i piedi scopre fatalmente la testa. Si riesce solo con raccapriccio a raffigurare uno scenario in cui, puntando tutto su un doveroso e necessario argine alla criminalità organizzata, si lascino le strade, e quindi cittadini e piccoli imprenditori, in balia di balordi sempre più pericolosi per il senso di impunità che finirebbero per percepire.

Quel che occorre, afferma il direttore Ascom Claudio Furini, è la presa d’atto da parte di tutti, Forze dell’Ordine, ma anche Amministrazioni Provinciale e Comunali, di quello che Ascom Confcommercio è andata predicando da lustri a questa parte: non bastano richiami alla tranquillità o rassicuranti proclami minimizzanti, ma fatti concreti. Parlando di organici, è doveroso ricordare le capacità professionali di chi si occupa dell’Ordine Pubblico e invitare tutti a riconoscere che la coperta della sicurezza deve stendersi su tutti gli anfratti di un territorio provinciale divenuto negli anni meta di troppi interessi, troppo variegati e troppo poco chiari.

Questo è un problema di tutti, in primo luogo di chi rappresenta i cittadini ed è per questo che sul tema sicurezza il direttore generale di Ascom Claudio Furini conclude con l’invito a convocare un Consiglio Provinciale aperto, cui possano dare supporto di conoscenza e professionalità i rappresentanti delle Forze dell’Ordine.