Potranno circolare sempre e liberamente i veicoli elettrici, ibridi, alimentati a gas metano o gpl, le auto condivise e quelle con 3 persone a bordo (o 2 se omologate a due posti), i diesel con filtro antiparticolato annotato sulla carta di circolazione e i mezzi a benzina euro 4; limitazione del traffico, invece, dal lunedì al venerdì da ottobre a marzo per i pre euro ed euro 1 diesel e coordinamento di queste misure tra le Regioni del bacino padano con la previsione di una domenica di fermo della circolazione in tutta la pianura; veicoli privati fermi al giovedì a partire da gennaio (salvo revoca decisa di volta in volta dai Sindaci); nuove risorse stanziate per la riconversione e per altri interventi strutturali.

Sono le novità del quinto Accordo per la qualità dell’aria, firmato oggi a Bologna da Regione, Province e Comuni capoluoghi (insieme con quelli con più di 50 mila abitanti) per combattere inquinamento e polveri sottili in tutto il territorio.
“Questo metodo sta dando risultati di anno in anno”, ha affermato l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli. “L’accordo di quest’anno è un rafforzamento delle misure degli anni passati, lavorando su progetti, strutturali e per la qualità dell’aria, di bacino”.
L’assessore a mobilità e trasporti Alfredo Peri ha aggiunto: “Abbiamo dato continuità a quello che ha funzionato, mantenendo il flusso delle risorse, in particolare per il trasporto pubblico locale e il cambio dei mezzi, rafforziamo le misure regolative ed importante l’unanimità che c’è stata sull’accordo”. La vera novità, concludono gli assessori, “è la dimensione più larga degli interventi e il confronto con il Governo sia sulle misure ambientali che su quelle trasportistiche”.

L’accordo contiene indirizzi e misure per il triennio 2006-2009, che comprendono i provvedimenti di limitazione della circolazione privata adottati dai Sindaci, ma anche finanziamenti per il trasporto pubblico e per la trasformazione di veicoli a metano o gpl, impegni per l’edilizia sostenibile, la logistica e la possibilità, in caso di perduranti condizioni di inquinamento elevato, di provvedimenti finalizzati a ridurre le emissioni di inquinanti anche da parte di grandi impianti industriali.

Misure strutturali
L’accordo sulla qualità dell’aria conferma la misura, avviata con il precedente Accordo di programma, di trasformazione a gas metano e a gpl di almeno 30 mila veicoli nel triennio, a partire dai pre-euro, con l’obiettivo di ridurre l’emissione di polveri fini in atmosfera. A tal fine la Regione destinerà un contributo di 5 milioni di euro, anche nel bilancio 2007, per convertire altri 10 mila veicoli da pre-euro a euro 2.
Sono in fase di attuazione gli interventi strutturali per la mobilità sostenibile previsti nei nove accordi di programma sottoscritti da Regione, Province e Comuni per il triennio 2004-2006, relativi ai Contratti di servizio per il trasporto pubblico locale, per un importo complessivo di 667 milioni di euro.
Tutte le Province si sono impegnate ad adottare i Piani di tutela e risanamento della qualità dell’aria, previsti dalle leggi regionali 3/99 e 20/2000, entro il 31 dicembre 2006.
Tra gli impegni prioritari dei firmatari vi è il sostegno all’utilizzo del trasporto pubblico locale, realizzando corsie riservate e misure di snellimento dei flussi di traffico e, in coerenza con gli obiettivi del tavolo delle Regioni padane, arrivare al progressivo divieto di circolazione dei veicoli pre-euro, dei ciclomotori e dei motocicli a due tempi pre-euro, nonché al divieto di circolazione nei centri urbani dei veicoli commerciali ad accensione spontanea euro 1, anche se provvisti di bollino blu.
E’ poi previsto l’adeguamento dei mezzi del trasporto pubblico locale agli stessi valori di emissione per le polveri previsti per i veicoli euro 4, mediante sistemi di filtri antiparticolato, l’impiego di biocarburanti o la sostituzione con mezzi a metano, gpl o elettrici.
Ampliare la rete di distributori di metano e gpl e le zone pedonali e a traffico limitato nelle città (con un obiettivo minimo del 15% del territorio urbano); realizzare percorsi ciclo-pedonali sicuri casa-scuola; redigere capitolati d’appalto di opere pubbliche che prevedano l’utilizzo di mezzi omologati almeno euro 3; diffondere i risultati dei progetti di logistica riguardanti differenti settori del trasporto merci sono altri punti fondamentali alla base dell’accordo. Previsti anche interventi per favorire l’edilizia sostenibile, come il completamento della trasformazione degli impianti termici della pubblica amministrazione da gasolio a metano o gpl o l’allacciamento a reti di teleriscaldamento; l’introduzione nei regolamenti edilizi comunali di rigorosi standard di prestazione di rendimento energetico e, per i nuovi insediamenti abitativi, la previsione di reti energetiche per il teleriscaldamento e la cogenerazione.
Alle Aziende di servizi per l’energia si chiede, inoltre, di sviluppare su larga scala politiche di trasformazione degli impianti termici alimentati a combustibili liquidi con impianti ad alta efficienza, alimentati a combustibili gassosi, assumendo i relativi oneri, compensati con la riduzione dei consumi e con i titoli di efficienza energetica rilasciati dall’Autorità per l’energia elettrica.

Area Padana
Poiché l’area geografica della pianura padana è interessata da condizioni simili dal punto di vista morfologico e meteoclimatico e visto che la Commissione Europea ha chiesto che le azioni per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico siano definite e coordinate a livello di bacino, le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, le Province autonome di Trento e Bolzano, hanno firmato un documento di accordo generale in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento atmosferico che è ora recepito dall’Accordo regionale sulla qualità dell’aria.
Per dare un forte segnale dell’unità di intenti, le Regioni e le Province autonome si sono impegnate ad indire congiuntamente la limitazione della circolazione in una giornata da concordare che riguarderà tutti i mezzi privati, esclusi i veicoli metano e gpl, gli euro 4 a benzina, i veicoli euro 4 diesel dotati di filtro antiparticolato.
Il tavolo di bacino ha infine concordato sulla necessità di attuare entro il 2010 il divieto di circolazione per tutti i veicoli a benzina e diesel più inquinanti e di introdurre l’obbligo dei filtri antiparticolato per tutti i veicoli diesel, individuando misure economiche e fiscali di incentivazione.

Autostrade
Le Regioni padane chiederanno al Governo di avviare un tavolo di concertazione per affrontare organicamente il problema dell’inquinamento originato dal traffico autostradale. Nell’immediato, a sostegno delle iniziative per la riduzione delle emissioni del traffico urbano, sarà avanzata la richiesta di attuare, tra ottobre e marzo, misure per la riduzione delle emissioni da traffico autostradale, come, ad esempio, la limitazione della velocità di percorrenza a 90 km/h. Tale limitazione sarà supportata dall’impiego di messaggi variabili nei percorsi autostradali, da segnaletica e da adeguati controlli.

Monitoraggio
La Regione sta attuando, in accordo con le Province e con il supporto di Arpa, il progetto di adeguamento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, con uno stanziamento di 3 milioni di euro. Il tavolo delle Regioni del bacino padano e delle Province autonome ha previsto la condivisione dell’inventario delle emissioni, con l’utilizzo di un unico modello, con l’obiettivo di quantificare i benefici sulla qualità dell’aria derivanti dalle azioni comuni e il peso delle fonti emissive di importanza sovraregionale.

Campagna di informazione
Proseguirà infine la campagna regionale di informazione “Liberiamo l’aria”, che già ha supportato le misure di limitazione della circolazione sia permanenti che temporanee adottate nelle precedenti stagioni, utilizzando i sistemi di comunicazione a più larga diffusione. Nel sito www.liberiamolaria.it saranno inseriti i dati di qualità dell’aria e meteorologici, le previsioni a 72 ore delle concentrazioni di PM10, nonché i provvedimenti adottati dalle amministrazioni locali. La Regione si impegna inoltre, con il contributo delle Aziende Usl e dell’Arpa, a proseguire la campagna di informazione e comunicazione sui rischi sanitari da PM10.