La 18esima edizione di ‘Sana’, il Salone internazionale del naturale alla fiera di Bologna, sarà inaugurata domani alle 10,30 dai ministri dell’Agricoltura Paolo De Castro e dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

Alla cerimonia parteciperanno anche il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, l’assessore regionale
all’Agricoltura Tiberio Rabboni, l’assessore provinciale dell’Agricoltura e alimentazione Gabriella Montera, il segretario generale della camera di commercio Luigi Litardi, l’amministratore delegato di BolognaFiere Michele
Porcelli e il presidente di Sana Gastone Rossi.

Dalle 14.30 si svolgerà il talk-show ”La situazione e le proposte fra sviluppo rurale e di mercato: l’agricoltura biologica che vogliamo”, organizzato dal ministero delle Politiche agricole e forestali e dal Sana.

Biologico, produzioni tipiche e di qualità, tracciabilità, educazione alimentare, orientamento ai consumi. Ma anche speciali “lezioni” per imparare le ricette della tradizione emiliano-romagnola, consigli in diretta su come far crescere al meglio le proprie piante d’appartamento e da giardino, oltre a un ricco programma di degustazioni guidate del meglio dell’enogastronomia emiliano-romagnola. Questi alcuni dei temi e delle iniziative che saranno al centro della presenza della Regione Emilia-Romagna al Sana, il salone internazionale del naturale, in programma a Bologna dal 7 al 10 settembre e che sono state illustrate oggi a Bologna dall’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni.

“L’Emilia-Romagna – ha detto Rabboni – è stata riconosciuta “Bioregione 2006″ dell’Aiab. E’ un riconoscimento che prende in esame ben 11 parametri diversi e che premia un lavoro partito da lontano. Ora la Regione intende consolidare questi risultati. Per questo con le risorse del nuovo Piano di sviluppo rurale sosterremo progetti di filiera in grado di mettere insieme produzione, trasformazione e commercializzazione. Per aiutare le nostre produzioni biologiche di qualità a conquistare nuove quote di mercato”.

Lo Stand dell’Assessorato all’agricoltura – oltre 700 metri quadrati al padiglione 22B – ospiterà un ricco programma di incontri, rappresentazioni teatrali, degustazioni guidate aperte al pubblico. Tra gli appuntamenti – l’8 settembre – un convegno “Mangiare biologico, tipico e locale con gusto” (Palazzo dei Congressi – Sala Italia – Piazza delle Costituzione 4) – servirà a fare il punto sulla legge regionale del 2002 “Norme per l´orientamento dei consumi, per l´educazione alimentare e per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva”. Obiettivo: rilanciare l’utilizzo di prodotti biologici certificati in particolare nelle mense scolastiche.

Oggi il 70% dei 351 Comuni emiliano-romagnoli ha almeno una scuola in cui i pasti sono preparati con prodotti biologici. Con punte di eccellenza nelle città di Forlì, Cesena, Piacenza e Ferrara. “Non c’è dubbio – ha sottolineato Rabboni – che la sensibilità a questi temi stia crescendo e che il merito vada ascritto anche alla nostra legge regionale che prevede che almeno il 70% delle materie prime nella ristorazione collettiva sia di origine biologica, legge che, tra le altre cose, ha potenziato tutte le attività di educazione alimentare”. Al riguardo, nel triennio 2004-2006 le risorse messe a disposizione dalla Regione per le scuole hanno toccato i 4,5 milioni di euro , di cui due assegnati alle Province.

Un impegno, quello della Regione Emilia-Romagna, che è stato sottolineato anche da Sergio Rossi, consigliere delegato di Sana srl. “Quella di Sana – ha detto Rossi – è una scelta culturale verso un vivere più responsabile verso se stessi e verso la collettività, non solo nel campo dell’alimentazione”.
Per questo la diciottesima edizione di Sana prevede anche padiglioni dedicati alla medicina, all’erboristeria, alla cosmesi e alla casa.
In Emilia-Romagna gli operatori biologici (produzione, trasformazione e commercializzazione) sono 4. 115. Inoltre è la regione che può vantare il numero più elevato – ben 25 – di prodotti certificati DOP e IGP oltre alle produzioni certificate “QC- Qualità Controllata ed a 213 prodotti “tradizionali”.
Proprio per far conoscere il meglio delle produzioni tipiche e di qualità della tradizione emiliano-romagnola, nello stand della Regione è prevista un’area di animazione dedicata al pubblico in cui attori della compagnia teatrale Koinè spiegheranno e realizzeranno dal vivo ricette della tradizione regionale. Un’altra area sarà invece dedicata alla presentazione dei tanti “fiori all’occhiello” della produzione enogastronomia regionale, in collaborazione con le Amministrazioni provinciali, con un ricco programma di degustazioni guidate in compagnia di chef , animatori e sommelier.

Né potevano mancare i laboratori realizzati dalle “Fattorie didattiche ” attive ormai da anni in Emilia-Romagna, per riscoprire luoghi, sapori e tradizioni delle nostre campagne. Con la premiazione – il 9 settembre – dei vincitori del concorso fotografico e letterario “I luoghi del cibo” collegato all’edizione 2006 di “Fattorie Aperte”. Le opere in gara saranno esposte nel padiglione della Regione, accanto a un ‘altra esposizione “Sul suolo senza suole” realizzata da Iter e dal Servizio Geologico della Regione Emilia-Romagna e teatralizzata da Koinè, per esplorare un tema insolito : il rapporto che esiste tra i tanti diversi tipi di terreno presenti in Emilia-Romagna e le principali produzioni agroalimentari di qualità.

Infine uno spazio “ad hoc ” sarà dedicato ai tanti appassionati di piante e verde. Gli esperti del Servizio fitosanitario della Regione saranno infatti a disposizione dei visitatori per consigli e suggerimenti su come curare al meglio le proprie piante da appartamento e da giardino.