I commercianti bolognesi riuniti nell’Ascom e in Confesercenti scenderanno in piazza per manifestare contro la politica della Giunta Cofferati su orari degli esercizi commerciali e gestione del
centro storico, mercoledì 11 ottobre alle 20 nella centrale Piazza Nettuno.


Come spiegato in una conferenza stampa dal presidente Ascom Bruno Filetti e dal presidente di Confesercenti Sergio Ferrari, l’iniziativa si chiamerà: ‘Una manifestazione per Bologna’, su dehors, orari, una idea di città aperta, accogliente, vivibile e sicura.

Nel mirino delle associazioni – hanno spiegato i dirigenti – non c’è solo la decisione del Comune di procedere con un piano orari che preveda la chiusura per tutti gli esercizi pubblici nel centro storico all’una (e
alle tre in caso di deroghe), ma anche l’atteggiamento dell’Amministrazione nell’affrontare il problema del degrado.

Mercoledì sera, dalla Festa dell’ Unità di Bologna, il sindaco aveva invitato le associazioni del commercio, insieme ad altre parti interessate,
ad un incontro per il 22. ”E’ un incontro di cui abbiamo letto solo sul giornale – si è lamentato Filetti – non c’è stato nessun colloquio. E in questo modo si continua con un atteggiamento nè accettabile nè opportuno, come questo sistema degli annunci, mentre serve più rispetto
per chi lavora”.
Per gli organizzatori – ha continuato Filetti – ”questa manifestazione è un fatto di assoluta serietà, non è nè una passeggiata
nè una festa paesana”. La nostra iniziativa, ha spiegato, non interessa soltanto le categorie ma anche i cittadini, la qualità della vita, in
particolare dei giovani e dei turisti. Come ha sottolineato Ferrari ”chiediamo regole uguali per tutti, come devono essere anche i controlli.
Il binario assoluto è quello dei diritti e dei doveri. Un assemblaggio confuso di questi elementi non può essere accettabile”.

Gli organizzatori
comunque rifiutano marchi politici alla loro azione (nei giorni scorsi Cofferati aveva detto che il loro programma, allargato alle esigenze della
città e non solo delle categorie, sembrava quello di un partito politico).
”Non è che ci stiamo allargando – ha ribattuto Ferrari – non abbiamo mai pensato di fare un partito”, e Filetti ha rincarato: ”La politica è
totalmente fuori. Il fatto che questa iniziativa arrivi a metà del mandato del Sindaco è solo una coincidenza. Non vogliamo bandierine e non ci
piacciono le polemiche politiche. Questa è una battaglia culturale e sindacale del mondo associativo”.
Ma se ci sarà una convocazione
ufficiale da parte del Comune la manifestazione potrà rientrare? ”Noi non smobilitiamo se non ci sono ragioni – ha risposto Ferrari – sono i
contenuti che contano, quindi si va avanti”.