Si intitola “Scenergie” la rassegna di teatro musicale che prenderà il via sabato 30 settembre nell’Auditorium del Castello dei Pico di Mirandola con Milena Vukotic come protagonista di “Un petit train del plaisir” tratto da Rossini.

Negli altri sette appuntamenti della rassegna, promossa dal Consiglio del Castello e finanziata dal Comune di Mirandola, con la direzione artistica della Gioventù musicale d’Italia, sede di Modena, e il patrocinio del ministero per i Beni culturali, della Regione e della Provincia di Modena, si esibiranno musicisti, scrittori e attori come i La Crus, Marcello Fois e Carlo ed Emilio Galante, Valerio Evangelisti e Fabrizio Festa, Filippo Faes e Andrea Dulbecco.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 0535 29783-29788-26254-609995; Castello Pico. Biglietti: posto unico 5 euro.

“La programmazione autunnale del Castello – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Mirandola Cristina Ceretti – si apre sotto il segno della qualità, della sperimentazione e della ricerca. In scena vedremo e ascolteremo musicisti e attori affermati, insieme a giovani talenti del nostro territorio. E’ un’occasione per proporre musica di alta qualità, ma anche approfondimenti di cultura musicale, corsi di formazione, attività di ricerca e produzione”.

In cartellone, fino al 9 marzo, ci sono spettacoli che propongono avanguardie storiche e jazz, multimedialità e musica elettroacustica. A importanti compositori contemporanei, presenti anche con prime esecuzioni assolute, si affiancano due produzioni originali di musica e teatro, eseguite dall’ensemble “Scenergie”, costituito proprio in vista della rassegna.

“Il recupero del Castello si riempie di contenuti di qualità” sottolinea l’assessore provinciale alla Cultura Beniamino Grandi ricordando anche il carattere innovativo della proposta artistica. “La nostra scommessa – aggiunge Donatella Pieri, Presidente della Gmi-Sede di Modena – è quella, infatti, di coltivare “contaminazioni” tra generi, utili anche a un percorso di formazione alla musica. La conoscenza di storia, linguaggi e forme musicali può abituarci a cogliere analogie nei testi non musicali, e viceversa, l’approfondimento del linguaggio teatrale o di una qualsiasi espressione artistica, può portare al riconoscimento del lessico musicale e dei suoi significati”.