L’11 ottobre scorso si è svolto un nuovo incontro con le Associazioni Artigiane per il rinnovo dei contratti integrativi regionali delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle aziende artigiane metalmeccaniche, odontotecniche e orafo/argentiere.

L’incontro era importante perché si collocava a valle di diverse occasioni di confronto e di approfondimento, anche tecnico, sulle richieste contenute nella piattaforma che Fim-Fiom e Uilm hanno inviato nel mese di maggio 2005, ma ha segnato una preoccupante battuta d’arresto lungo il percorso per giungere ad una positiva conclusione della vertenza.
Infatti, le Associazioni Artigiane mentre hanno confermato aperture e disponibilità in materia di anticipazione del trattamento di infortunio, di estensione graduale a tutto il territorio regionale della normativa sperimentale relativa al trattamento di malattia, di iniziativa in materia di formazione continua, di utilizzo di permessi retribuiti per i migranti, di riconoscimento di un contributo graduale delle imprese al servizio di mensa utilizzato dalle lavoratrici e dai lavoratori, hanno contestualmente fornito risposte insufficienti in materia di assemblee sindacali all’interno delle imprese al di sopra di un certo numero di addetti, nonché di salario ovvero di incremento del Premio di Risultato.
A tutto ciò le Associazioni Artigiane continuano ad aggiungere la richiesta di modificare la normativa sull’orario di lavoro nella direzione della “multiperiodalità” ovvero della possibilità di modificare unilateralmente, da parte dell’azienda, i regimi di orario.

A fronte di tale situazione, Fim Fiom Uilm regionali e la delegazione sindacale mentre, da un lato, hanno dato atto alle associazioni datoriali della evoluzione positiva del loro atteggiamento su alcuni punti non secondari della vertenza, dall’altro lato hanno giudicato insufficienti qualitativamente e quantitativamente le risposte ricevute in materia di assemblee sindacali e di salario. La valutazione diventa preoccupata a fronte della riproposizione meccanica, sempre meno motivata e inaccettabile, da parte delle Associazioni Artigiane, di mettere mano alla struttura dell’orario di lavoro.
Sulla base di tale giudizio articolato e mossi dalla volontà di verificare rapidamente se vi sono le condizioni per procedere verso il rinnovo dei contratti, la delegazione sindacale ha invitato a riconsiderare le posizioni espresse e ha proposto un aggiornamento della trattativa.
Al termine è stato convenuto un nuovo incontro per Venerdì 3 Novembre prossimo.

Fim, Fiom e Uilm Regionali invitano tutte le proprie strutture ad un nuovo sforzo politico e organizzativo di informazione della lavoratrici e dei lavoratori interessati.
In Emilia Romagna si sta concludendo un percorso di consultazione per la definizione delle Piattaforme per il rinnovo dei Contratti Nazionali dei dipendenti delle aziende artigiane metalmeccaniche, odontotecniche e orafo-argentiere che ha visto svolgere oltre 1.000 assemblee e coinvolgere oltre 10.000 lavoratori. Abbiamo perciò potuto valutare quanto ampia sia l’esigenza e grande sia l’attesa di risultati contrattuali a livello regionale a distanza di oltre un anno dalla presentazione delle richieste.
Nessuno può permettersi di sottovalutare tale esigenza e tale attesa.