Domani mattina alle 10.30, al Tiro a Segno Nazionale di via Agucchi 98, si terrà la commemorazione dei 270 fucilati dai nazifascisti al poligono di tiro tra il dicembre 1943 e l’aprile 1945.
Alla cerimonia interverranno Claudio Mazzanti,presidente del Quartiere Navile; Vincenzo Naldi,presidente del Quartiere Reno; Giancarlo Grazia, direttivo provinciale Anpi di Bologna. Al termine degli interventi verranno depositate corone in memoria dei Caduti.
L’iniziativa è promossa dal Comitato Provinciale della Resistenza e della Lotta di Liberazione, in collaborazione con i Quartieri Navile e Reno, le
sezioni Anpi dei rispettivi quartieri, il Centro ricreativo culturale S.Viola, il Centro sociale Anziani Pescarola, e il Comitato Unitario
Democratico e Antifascista della Bolognina e del Navile.
Fra l’8 settembre ’43 e la Liberazione fu attivo a Bologna in via Agucchi 98 il “poligono di tiro”. Un luogo che fascisti e tedeschi avevano
destinato alla fucilazione sistematica dei partigiani, non disdegnando però anche l’accanimento contro ogni altra figura che non fosse parte integrante
del tragico disegno nazifascista. Così, sotto i colpi del plotone di esecuzione formato da militi fascisti, caddero soprattutto operai,
braccianti, contadini, artigiani, ma anche impiegati, insegnanti, studenti, giornalisti, carabinieri, agenti di polizia, preti cattolici, donne.
Caddero inoltre disertori tedeschi ed austriaci e qualche fascista, colpevoli di aver disertato o di aver curato, in quanto medici, partigiani feriti, oppure ancora di essersi legati alla Resistenza.
Nel 1955 la giunta comunale di Bologna, guidata dal sindaco Giuseppe Dozza, deliberò l’erezione di un monumento, che venne realizzato qualche anno dopo, collocato ora all’interno del Tiro a Segno Nazionale. Sulla lapide è incisa la seguente epigrafe: “Ai 270 fucilati dai nazifascisti la Città di Bologna orgogliosa e memore ndei suoi figli che qui fieri si immolarono per la libertà e la giustizia
sociale e perenne esempio ed amore dedica. 8 settembre 1943 – 21 aprile 1045”.