Nessun licenziamento alla Grafiche Calderini di Ozzano: oggi presso l’assessorato al Lavoro della Provincia di Bologna, proprietà e sindacati hanno firmato l’accordo che limita la messa in mobilità ai soli lavoratori volontari e che hanno maturato i requisiti pensionistici e prevede la cassa integrazione straordinaria con rotazione mensile per 27 dei 98 dipendenti dell’azienda.


“E’ stato evitato, per il momento, il rischio che più temevamo – commentano l’assessore provinciale alle Attività produttive, Pamela Meier e l’assessore al Lavoro Paolo Rebaudengo – anche se la crisi che affligge la Calderini, seguita dal 2005 in sede di Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo, non può dirsi certo superata.
L’azienda si è impegnata a rilanciare l’attività con il suo nuovo piano di risanamento.
Noi continueremo a seguire la vicenda nell’auspicio del mantenimento dei livelli occupazionali e della predisposizione di un programma di investimenti che persegua il rilancio della produzione dello storico
marchio”.

L’accordo firmato questa mattina per l’azienda da Francesco Basso, dall’Associazione industriali e dalle rappresentanze sindacali di Slc-Cgil,
Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, alla presenza dell’assessore provinciale al Lavoro, Paolo Rebaudengo, prevede la cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi (Cigs) con rotazione mensile per 27 lavoratori dei reparti pre-stampa, legatoria e amministrazione e riduce a 27 il numero massimo di lavoratori che verranno messi in mobilità a decorrere dal 31
luglio 2007. Inoltre l’accordo impegna la Calderini a confrontarsi periodicamente (ogni tre mesi) con le organizzazioni sindacali in merito
allo stato di attuazione del piano di risanamento e ai nuovi investimenti per lo stabilimento di Ozzano. Infine si prevede che l’azienda integri i
trattamenti di cassa integrazione.
Gli assessori Meier e Rebaudengo hanno sottolineato la positività dell’accordo, visto inoltre l’impegno della Calderini a dare continuità
all’insediamento produttivo di Ozzano.