Nella conferenza stampa di stamattina i Sindacati provinciali della Sanità Fp/Cgil, Fps/Cisl e Uil/Fpl, insieme ai lavoratori del Nuovo ospedale di
Baggiovara, hanno spiegato le ragioni dello stato di agitazione in corso per l’insoddisfazione su diverse importanti questioni a cominciare dai parcheggi gratuiti per i dipendenti.


Dopo la prima insoddisfacente proposta di riservare 235 posti gratuiti per i dipendenti, l’Ausl si è dimostrata disponibile ad un nuovo incontro
sollecitato dai Sindacati per discutere della proposta sindacale di un parcheggio polmone di almeno 500 posti gratuiti nella fascia oraria più
affollata (11-16) del cambio turno dei dipendenti.
Defilata invece è tuttora la posizione della Spa Se.Sa.Mo che in “finanza di progetto” gestisce molteplici servizi dentro Baggiovara, tra cui anche i
parcheggi.

L’incontro chiesto dai Sindacati della Sanità prevede infatti l’allargamento anche ai rappresentanti sindacali dei lavoratori dei servizi
che utilizzano i parcheggi al pari del personale sanitario dipendente dell’Ausl.

Se.Sa.Mo per ora tace (apriti Se.sa.Mo. ci piacerebbe dire!!) e non ha ancora dato alcuna disponibilità a discutere della questione parcheggi nel suo complesso, mentre i Sindacati insistono affinché si ripristini la liberalizzazione di tutti i parcheggi – rendendoli gratuiti anche per
l’utenza – durante questa fase transitoria in vista del completamento del piano parcheggi complessivo che prevede la costruzione di ulteriori nuovi posti auto.

Chiediamo inoltre all’Azienda Usl e a Se.SaMo. che si avvii al più presto un tavolo organizzativo sull’ospedale di Baggiovara che consenta di
risolvere criticità legate all’integrazione delle funzioni fra personale sanitario e dei servizi, oltre a trovare risposte ai problemi organizzativi
e di spazi per gli addetti dei vari servizi (mense, pulizie, trasporto malati, vigilanza, ecc…).

Fra i motivi dello stato di agitazione di lavoratori e sindacati, non è meno importante la questione delle esternalizzazioni di prestazioni sanitarie da parte dell’Azienda Usl.
Con delibera del 29 settembre scorso, l’Azienda ha deciso di esternalizzare per 5 anni (rinnovabili altri 5) le funzioni di risonanza magnetica nucleare su ossa e articolazioni ad un consorzio privato che comprende Ospedale di Sassuolo Spa e Ortokinesis.
Ciò significa che per la prima volta nella sanità modenese, due aziende private porteranno propri macchinari e proprio personale all’interno di una
struttura pubblica, l’ospedale di Baggiovara.
Tutto ciò non solo è avvenuto senza alcuna informazione preventiva alle Organizzazioni Sindacali (obbligatoria per contratto e per legge), ma in violazione dell’accordo del marzo 2005 sulla “finanza di progetto” per il completamento dell’ospedale – che escludeva espressamente
l’esternalizzazione di prestazioni strettamente sanitarie ma solo dei servizi accessori – e in spregio all’accordo siglato soltanto pochi mesi fa
nel giugno 2006 sulle “prestazioni aggiuntive” da parte dei dipendenti Usl, che prevede ore di lavoro straordinario per garantire il duplice obbiettivo
del pieno sfruttamento degli impianti e della riduzione delle liste di attesa dei pazienti per visite specialistiche. Una esternalizzazione che ancora meno si giustifica in una struttura di eccellenza come Baggiovara, dotata della più avanzata strumentazione diagnostica e radiologica e con il
personale più qualificato, per numero e professionalità, nell’uso di tale strumentazione.

I Sindacati chiedono che il cuore delle attività sanitarie rimanga nella struttura pubblica di Baggiovara e sollecitano al più presto il ritiro di
tale delibera e il blocco di tutto l’iter procedurale previsto. Abbiamo coinvolto anche la stessa Regione Emilia-Romagna hiedendo un
pronunciamento formale sulla legittimità di tale esternalizzazione poiché abbiamo dubbi fondati che esca dalle linee guide regionali sulla sanità.

(Oscar Zanasi, segretario Funzione Pubblica CGIL Modena)