Domani 21 dicembre, alle ore 9, il sindaco Giorgio Pighi, il direttore del Distretto Sanitario 3 di Modena Silvana Borsari e il direttore del Servizio N.P.I.A. dell’Azienda Sanitaria Locale Mauro Mariotti firmeranno l’Accordo distrettuale per l’integrazione scolastica dei disabili nelle scuole di ogni ordine e grado.

Saranno presenti l’assessore all’Istruzione Adriana Querzè, il coordinatore dei dirigenti delle scuole dell’infanzia e primarie del Distretto di Modena Carlo Gardini, il coordinatore dei Dirigenti delle scuole secondarie di primo grado del Distretto 3 Aldo Zitano, il coordinatore di A.S.A.MO. per le scuole secondarie di secondo grado del Distretto 3 Gino Malaguti e la dottoressa Maria Cristina Cornia del Servizio di Neuropsichiatria Infantile.

L’obiettivo principale dell’accordo è garantire agli alunni disabili un percorso di istruzione che li porti dal nido all’università, favorendo una piena integrazione scolastica in cui sia la scuola a modularsi e adattarsi alle esigenze dei disabili.
“I disabili – precisa l’assessore Adriana Querzè – non hanno diritti speciali, ma hanno i diritti di tutti, l’educazione e l’istruzione sono tra questi. Quindi l’integrazione si fa intervenendo non solo sul disabile ma sull’intero gruppo, la questione non riguarda esclusivamente i 500 disabili inseriti nelle nostre scuole, ma tutti gli altri – compagni, insegnanti, dirigenti, genitori e personale educativo – che devono rivedere il proprio modo di agire”.

Il nuovo accordo prevede di attivare un percorso integrato tra Ausl, scuola, Centro Servizi Amministrativi e Comune non appena sia individuata una disabilità, cosa che tende ad avvenire sempre prima grazie a diagnosi più precoci e raffinate dei disturbi. L’istituto scolastico provvederà quindi ad elaborare un percorso d’integrazione che seguirà il bambino fino a 14 anni, con la possibilità di proseguire alle scuole superiori e all’Università, quando potrà coesistere con percorsi misti scuola-lavoro e scuola-centri diurni. Importanti novità vengono introdotte per quanto riguarda l’orientamento per la scelta della scuola superiore. Fino ad ora i disabili si sono orientati soprattutto verso istituti professionali; l’accordo, sottoscritto da tutti i dirigenti scolastici, prevede che tutte le scuole superiori sappiano rispondere alle loro esigenze, con l’obiettivo di arrivare ad inserire non più di due disabili per classe.