Il rettore dell’Alma Mater, Pier Ugo Calzolari, annuncia che l’Università di Bologna sta disattivando tutti i corsi di studio con meno di 25 iscritti, salvo la necessità che un corso sopravviva fino all’esaurimento degli allievi.

Calzolari specifica che già nell’anno accademico in corso sono 10 i corsi che sono stati disattivati. Di conseguenza, non esistono situazioni di docenti che si ritrovano a far lezione ad un unico studente, aggiunge Calzolari.

Ritengo di dover sottolineare il clamoroso errore in cui è incorso il più autorevole quotidiano nazionale -dichiara il rettore in risposta a quanto scritto oggi dal ‘Corriere della Sera’. L’Università di Bologna non ha nessun corso con un solo iscritto”, afferma il rettore aggiugendo che “l’università italiana ha oggettivamente tanti problemi, non è necessario inventarne degli altri”.

L’Alma Mater, inoltre, diffonde un elenco dei suoi corsi a cui viene attribuito un solo iscritto, facendo notare invece che Scienze antropologiche ne conta 1.072, il corso di Storia, culture e civiltà orientali ne ha 401, quello di Beni archeologici ne conta 485, Ingegneria edile 297, Scienze giuridiche 224. Sono 644, invece, gli studenti di Sociologia e scienze criminologiche per la sicurezza, 69 quelli di Fisica dell’atmosfera e meteorologia, ben 908 gli iscritti al corso di Educatore sociale che si tiene a Bologna. Lo stesso corso di Educatore sociale nelle sede di Rimini ne ha invece 514. Economia dei mercati e dei sistemi turistici vanta 443 iscritti, Comunicazione interlinguistica applicata 327, Studi internazionali 236. Sono pochi, infine, gli iscritti a Tossicologia dell’ambiente, solo 16.