In questi giorni di fine d’anno, in cui tra l’altro si stilano classifiche di ogni genere, c’è una buona notizia per la provincia di Reggio Emilia: il quinto posto nella classifica sul primato qualitativo delle province italiane nel settore agroalimentare certificato. Per la nostra provincia – superata solamente da Parma, Udine, Trento e Modena – ben 4 spighe e 192 punti, che consentono a Reggio di piazzarsi davanti a realtà importanti come Mantova, Sondrio, Brescia, Cuneo e Vicenza.

“Che il nostro territorio disponga di prodotti agroalimentari eccellenti è risaputo – commenta soddisfatta l’assessore provinciale all’Agricoltura, Roberta Rivi – Ora la classifica sulla qualità agroalimentare delle province italiane conferma dati alla mano questo primato”.

La graduatoria, realizzata dalla Fondazione Qualivita, è stata presentata nei giorni scorsi al Ministero delle Politiche agricole alla presenza del ministro Paolo De Castro, insieme all’Atlante Qualivita, uno strumento di pratica consultazione che comprende informazioni tecniche, commerciali, storiche, economiche e sociali su tutti i prodotti italiani DOP, IGP e STG. Oltre a questo fondamentale vademecum del meglio del paniere agroalimentare del nostro Paese, il direttore generale della Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, ha presentato anche una classifica sul primato qualitativo delle province italiane nel settore agroalimentare certificato volta a valorizzare non solo i prodotti, ma anche le zone di produzione e in particolare quelle in cui, grazie ad un intenso lavoro della filiera produttiva, delle amministrazioni locali e delle loro comunità, si sono ottenuti risultati rilevanti nella valorizzazione. Un patrimonio che può ottenere una migliore visibilità anche attraverso indici di merito per conferire il giusto risalto a questi esclusivi comprensori provinciali, che ci gratificano di prodotti agroalimentari unici al mondo.

In questo senso sono stati elaborati due indicatori: uno sugli aspetti produttivi (fatturato di ogni singolo prodotto rispetto alla superficie territoriale ed al numero di aziende produttrici), mentre il secondo è calcolato considerando il numero delle certificazioni ricadenti nell’area provinciale rispetto al totale nazionale. Per Reggio Emilia, in particolare, sono sette i prodotti tutelati (con la Dop – Denominazione d’origine o con l’Igp – Indicazione geografica) che ricadono nel territorio provinciale (cotechino, mortadella, salamini alla cacciatora, aceto balsamico tradizionale, Parmigiano Reggiano, zampone, pera).

“Al termine di un anno difficile – conclude l’assessore provinciale Roberta Rivi- questo primato incoraggia gli operatori dell’agroalimentare reggiano e gli amministratori pubblici e rappresenta un richiamo alla fiducia nel futuro delle nostre produzioni di qualità, che tra l’altro siamo impegnati ad allargare, con l’attivazione di nuove domande di riconoscimento per altri nostri prodotti che meritano la menzione Dop o Igp”.