A mezzanotte oltre 120 milioni di bottiglie di spumante made in Italy saranno stappate nel mondo delle quali 80 milioni in Italia e 40 milioni all’estero. La stima è di Coldiretti che ricorda che nelle feste di fine anno si consuma circa il 40% della produzione annuale di spumante.

In Italia sono state prodotte oltre 300 milioni di bottiglie delle quali circa 260 milioni ottenute con il metodo Charmat e 40 milioni con il metodo classico Champenois che differisce perche’ la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che puo’ durare fino a tre anni con un prezzo finale piu’ elevato.


Lo spumante piu’ diffuso e’ l’Asti seguito a ruota dal Prosecco e le zone di maggiore produzione sono il Piemonte, il Veneto, la Lombardia e il Trentino, anche se negli ultimi anni si sta registrando un interessante incremento nelle Regioni del Sud Italia.


L’apprezzamento dello spumante italiano, afferma Coldiretti, e’ crescente sul mercato internazionale dove conquista un numero crescente di buongustai nei diversi continenti e le bottiglie spedite nell’ arco di un anno (+20%) supereranno per la prima volta nella storia la soglia di 100 milioni. Si tratta del risultato dell’aumento del valore delle esportazioni del 9,4% nel 2006 negli Stati Uniti dove lo spumante italiano ‘bagna’ quasi un terzo (30%) dei brindisi americani con bollicine straniere, una percentuale che si sta avvicinando a quella degli storici concorrenti francesi (43%).

Crescita record delle richieste di spumante italiano anche in Giappone dove si registra l’aumento del 62% nelle quantita’ esportate, ma anche in Germania (+13%) che e’ il primo cliente dello spumante italiano.

L’arrivo del Natale ha portato anche la sorpresa del raddoppio delle bottiglie spedite in Spagna (+ 113%), mentre in Francia la domanda e’ cresciuta del 30% in quantita’, nonostante la forte concorrenza del locale champagne.