“Numerosi sono i motivi di rammarico per la chiusura della caserma dei carabinieri di Campogalliano. La mancanza di comunicazione e di concertazione, ad esempio, che avrebbe potuto portare a soluzioni diverse – l’individuazione di locali alternativi, ad esempio – più idonee alle esigenze di una realtà come quella di Campogalliano”.

“Che, giova ricordarlo, è un nodo importante della viabilità non solo italiana, ma addirittura europea, con tanto di dogana, per intenderci. E c’è rammarico anche per il fatto che una questione così importante sia motivo di divisioni e polemiche”.
E’ questo il commento di Giorgio Falanelli, Direttore della CNA di Campogalliano, in merito alla chiusura della locale stazione permanente dei Carabinieri.

“Quel che è certo – prosegue Falanelli – è che ora occorre risolvere quanto prima il problema e verificare se sia superabile al situazione che prevede la presenza di una stazione mobile, del tutto inadeguata alle esigenze del nostro territorio”.

“Intanto – osserva la CNA – è necessario che quanto prima si provveda al nuovo bando, un bando che punti sì all’economicità dei lavori, ma che fornisca garanzie in merito alla solidità delle imprese appaltatrici e al rispetto dei tempi di consegna. Come accaduto – non a caso con il coinvolgimento di imprese locali – con il ponte del Panaro sulla Nonantolana o il nuovo svincolo sulla tangenziale di Modena, per fare soltanto un paio di esempi..
Un ruolo importante per cercare di diminuire i disagi e contribuire al controllo del territorio può essere recitato anche dal servizio di polizia municipale – riorganizzato nell’ambito della neonata Unione Terre d’Argine – che dovrà tenere in debita considerazione queste esigenze”.