Sono Albino Perrucci di 45 anni, Enrico Giangualano di 40 anni, Roberto Marzadori di 28 anni i tre rapinatori arrestati dai Carabinieri di Sassuolo che li hanno sorpresi durante il colpo messo a segno ieri mattina ai danni della filiale Unicredit di Formigine in via Giardini 446.
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Il bottino di 5.345 euro è già stato restituito alla banca, mentre i malviventi sono rinchiusi nel Carcere Sant’Anna di Modena a disposizione dell’autorità giudiziaria, su loro pende il sospetto di altri colpi messi a segno in Provincia di Modena e nelle province limitrofe.


Ieri mattina i militari stavano effettuando un servizio di prevenzione e verso le 11.45 hanno notato movimenti sospetti nei pressi dell’istituto di credito formiginese, già preso di mira dai rapinatori per tre volte lo scorso anno.

I Carabinieri hanno visto i tre che camminavano in direzione della banca e che si sono infilati dei berrettini neri per coprire il capo e delle sciarpe nere per travisare il volto; nello stesso momento due di loro hanno sfilato dalle tasche oggetti non identificabili a distanza e risultati poi una pistola falsa e un coltello.


Immediata la richiesta di pattuglie di rinforzo alla centrale operativa di Sassuolo ed un avvicinamento alla banca per decidere come intervenire. A trattenere i militari la possibilità che i rapinatori potessero fare del male ai dipendenti della banca o ai clienti che al momento si trovavano all’interno. I Carabinieri si sono avvicinati alle vetrate ed hanno assistito alle prime fasi del colpo, uno dei rapinatori è entrato nella bussola e tossendo ha evitato di mostrare il volto coperto poi una volta entrato ha puntato la pistola contro uno dei clienti e si è fatto consegnare il denaro contenuto nelle casse.


I militari hanno deciso di entrare in azione quando clienti e cassieri erano già a terrà, lontani quindi dalle traiettorie di tiro dei malviventi, un intervento durato pochi minuti in cui i Militari hanno disarmato e immobilizzato a terra i tre malviventi bloccati con manette e fascette di sicurezza. Sequestrati tre paia di guanti, tre capelli e tre sciarpe, un coltello ed una pistola falsa calibro 9 priva del bollino rosso. I tre arrestati sono tutti pregiudicati con alle spalle precedenti specifici, ma le loro fotografie non sono state rese note perché sono in corso indagini per appurare se sono responsabili di altri colpi messi a segno in Emilia Romagna.