Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), ora in fase di discussione, prevede di ricomprendere nella Zona a traffico limitato (ZTL) l’intera Via San Felice, Via della Grada, Via Riva di Reno, Via Azzo Gardino fino a Via del Castellaccio e le Vie Brugnoli e delle Lame fino a Via Grimaldi.

Tale ampliamento avrebbe, secondo l’Amministrazione un duplice scopo: quello di impedire l’elusione del controllo di accesso alla ZTL attraverso Via Azzo Gardino e largo Caduti del Lavoro e quello di compensare per i residenti nella ZTL la diminuita offerta di sosta imposta dal progetto del CIVIS.

Ascom Bologna esprime un giudizio incondizionatamente negativo in merito all’ampliamento proposto.
La porzione di territorio interessata costituisce una risorsa per coloro che intendono effettuare acquisti e utilizzare servizi nel centro della città in quanto offre una disponibilità di posti auto a pagamento non sufficiente, ma comunque significativa ed utile. Nell’area operano inoltre numerose attività commerciali, artigianali e di servizio che subirebbero un danno dall’ampliamento della ZTL non esistendo in prossimità altre zone di parcheggio facilmente fruibili.
Inoltre il parcheggio dell’ex Manifattura Tabacchi, i cui lavori sono tuttora sospesi, a regime avrà una disponibilità di parcheggi a rotazione inferiore alle potenzialità effettive perché è prevista una quota da destinare a posti auto privati che saranno essere messi in vendita.

Si ravvisa poi un’incongruenza di fondo nella proposta dell’Amministrazione. Nel PGTU non è contenuto il riferimento al progetto esecutivo del CIVIS perché esso non è stato ancora realizzato. Al momento non è dato neanche conoscere neppure la tempistica. Diventa pertanto difficile poter comprendere perchè in una fase così anticipata rispetto ai tempi del progetto viene inserita una proposta di ampliamento dato che l’orizzonte temporale di questo PGTU sarà, come annunciato alla stampa dall’Assessore Zamboni, di 4 anni.
Non vorremmo quindi che il riferimento al progetto del CIVIS fosse solo strumentale per compiere un altro passo verso l’isolamento del centro storico dal resto della città. Ciò sarebbe molto grave perché queste decisioni hanno un impatto diretto sulla vita sociale ed economica del territorio.

La filosofia della mobilità impressa dall’Assessore Zamboni in questo PGTU non è condivisibile perché non darà risultati positivi né per il cittadino né per le imprese.
Pertanto Ascom Bologna chiede di stralciare dal Piano la parte relativa all’ampliamento della Z.T.L. nel Quartiere Porto.