Con un corteo che dal Policlinico universitario S.Orsola-Malpighi arriverà in Piazza Maggiore i medici specializzandi di Bologna, Modena e Ferrara, (aderenti a AsSpeBo, Asmo e Asmfe) manifestaranno venerdì due marzo, giorno in cui in molte altre cità italiane Federspecializzandi scenderà in piazza, contro una situazione che si perpetra ormai da anni.


I giovani medici, che si asterrano dalle prestazioni assistenziali per tutta la giornata, protestano per “la mancata uscita del bando di concorso per le scuole di specializzazione mediche per l’anno 2006-2007”, ma non solo; “da anni infatti – spiegano i rappresentanti di Federsapecializzandi – 22000 medici specializzandi italiani prestano assistenza presso il Servizio Sanitario Nazionale in condizioni di sfruttamento lavorativo, senza una retribuzione dignitosa, senza tutele contrattuali, e a fronte di una formazione scarsa e spesso inadeguata”.



“Il decreto che deve portare all’attuazione del contratto è infatti bloccato da mesi nella burocrazia e nelle discussioni tra Ministeri della Salute e dell’Università, senza alcuna giustificazione plausibile. Nel frattempo si sta sviluppando una situazione di anarchia sempre più grave, in cui le regole su assicurazione, malattia, tutela della maternità, responsabilità assistenziali e garanzie formative sono indefinite e in cui ogni ateneo e azienda ospedaliera recepisce la legge a modo proprio”.



“Non consideriamo più sostenibile – concludono – tale lentezza amministrativa, specchio della mancanza di considerazione anche da parte di questo Governo verso una categoria fondamentale per il futuro della salute dei cittadini”.



Al termine della manifestazione i medici bolognesi si ritroveranno al S.Orsola per discutere, insieme ai loro rappresentanti, al Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Maria Paola Landini, al Direttore Generale dell’Ospedale S.Orsola-Malpighi, Augusto Cavina, e al Vicepresidente dell’Odm di Bologna, Luigi Bagnoli,proprio per discutere proprio dei motivi dell’ astensione dalle attività dei Medici in formazione.