Con 246 voti a favore, 5 astenuti e nessun voto contrario il Senato ha approvato il ddl 1314 di conversione del decreto-legge n. 8, recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di violenza connessi alle competizioni calcistiche.

“Il provvedimento, che è stato modificato con alcuni inasprimenti rispetto al decreto legge Amato passa ora all’esame della Camera dei Deputati dove speriamo possa trovare ulteriori modifiche soprattutto per quanto concerne la reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale come richiesto dalla Consap attraverso una propria petizione pubblica già depositata la Senato.
In relazione a ciò, infatti, merita una specifica ed approfondita riflessione la circostanza che il nemico sia stato più volte identificato – da parte dei violenti – con le forze dell’ordine e con le istituzioni che esse rappresentano.
Noi della Consap riteniamo perciò che ripristinare il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, seppur volendo con criteri diversi di come lo era prima, non vuol significare affermare un privilegio per i poliziotti, ma riconoscere una funzione difficile, rischiosa e preziosa, nonché il fatto che l’onore ed il decoro dello Stato non siano un nostro fatto privato da tutelare con querele di parte.
Complice di ciò però è anche la tolleranza silente che troppo spesso si è registrata nei confronti dei fenomeni di violenza e devastazione che avvengono dentro ma soprattutto fuori dagli stadi e in occasione delle trasferte dei tifosi.

Di fronte a tali fenomeni, alcuni senatori hanno affermato che la magistratura non sempre sarebbe stata all’altezza del proprio ruolo esercitando l’azione penale obbligatoria e applicando la normativa esistente, con la conseguenza che si sarebbe determinata una sorta di area di impunità che – aggiungiamo noi – non è più tollerabile.
Perciò riteniamo che rispondere alla violenza con misure di carattere punitivo nei confronti del gioco del calcio e dei suoi veri appassionati, come la sospensione delle partite o la chiusura degli stadi, non sia la strada migliore anche perché – non ci stancheremo mai di dirlo – la maggior parte degli scontri avviene fuori dagli stadi.
Il dibattito parlamentare ci riferisce anche che recenti rilevazioni statistiche indicano che negli ultimi anni sono aumentate le violenze connesse al calcio e con esse le spese relative all’impiego di un elevato numero di uomini preposti alla tutela dell’ordine pubblico: la manifesta impunità unita ad un costo sempre più eccessivo a carico della collettività imporrebbe quindi scelte coraggiose, dure e definitive.
Associare al divieto di accesso allo stadio l’affidamento in prova ai servizi sociali per recuperare lo spirito educativo della norma, estendere la responsabilità penale per fatti di violenza connessi con le manifestazioni sportive anche ai minori sino a sedici anni, ridurre le responsabilità delle società di calcio al solo campo da gioco per evitare pressioni e ricatti, ripristinare il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, utilizzare gli steward secondo il modello inglese possono essere ulteriori passi in avanti per contrastare efficacemente un fenomeno sempre più preoccupante.
Il voto al Senato è quindi un passo in avanti, sperando che alla Camera non vengano fatti due passi indietro in perfetto stile made in Italy: volere è potere”.

(Il Segretario Generale Regionale Consap, Roberto Butelli)