Saranno oltre 500 le assemblee nelle aziende metalmeccaniche di Modena e provincia che funzionari e delegati di Fim, Fiom e Uil svolgeranno nel mese di maggio per illustrare ai lavoratori i contenuti della piattaforma predisposta dalle Segreterie nazionali per il rinnovo del contratto
nazionale di lavoro dell’industria in scadenza il prossimo 30 giugno.

Il rinnovo del contratto dell’industria Federmeccanica-Confapi-Cooperative
Meccaniche, che riguarda sia la parte normativa che economica, interessa nella nostra provincia circa 35.000 addetti (su oltre 1.500.000 a livello
nazionale) distribuiti su circa 1.000 aziende. I lavoratori saranno chiamati – il 28, 29 e 30 maggio – al termine della vasta campagna
assembleare, ad esprimere il loro parere sulla piattaforma mediante referendum che si svolgerà in tutta Italia.
Si riconferma il percorso di democrazia sindacale definito unitariamente da Fim, Fiom Uilm nel 2005, in base al quale i lavoratori vengono appunto consultati tramite referendum sia in entrata (presentazione della piattaforma) che in uscita (sull’ipotesi di accordo firmata con le
controparti).

La richiesta di aumento economico presentata in piattaforma va ben oltre l’inflazione programmata ed è di 117 euro mensili al 5° livello (101 euro
al 3° livello) sui minimi tabellari, a cui si aggiungono altri 30 euro per i lavoratori di aziende che non fanno contrattazione integrativa, oltre alla richiesta di assumere come voce stabile della retribuzione l’aumento una tantum di 130 euro definito nel precedente contratto del 2006 per le aziende non coperte da contrattazione.
Si rivendica, inoltre, l’istituzione di un elemento salariale permanente legato alla professionalità da contrattare a livello aziendale. Richiesto
anche l’adeguamento dell’indennità di trasferta.

Sul mercato del lavoro si chiede di assumere come normale rapporto di lavoro dell’industria metalmeccanica il contratto a tempo indeterminato, e si rivendica espressamente la classificazione dei contratti atipici quali
il tempo determinato, la somministrazione di lavoro a tempo e il part-time, rivendicando altresì un utilizzo massimo dei contratti atipici nella misura
del 15% della forza lavoro. E’ richiesta anche la stabilizzazione dei rapporti di lavoro con il passaggio a tempo indeterminato.

Importanti novità riguardano la revisione dell’inquadramento unico, con l’aggiornamento delle declaratorie che risalgono al 1973 e il passaggio dal sistema attuale di sette categorie e otto livelli a cinque fasce, ridefinizione che permetterà alle RSU una migliore contrattazione dei passaggi all’interno delle nuove fasce.

In materia di orario di lavoro si conferma la normativa del Ccnl vigente che stabilisce l’orario settimanale massimo di 40 ore e la contrattazione
con la RSU di ogni variazione di orario.

Altri punti qualificanti della piattaforma riguardano le relazioni sindacali con il rilancio degli Osservatori di settore, e le misure di
prevenzione-salute e sicurezza con l’allargamento di poteri e competenze
dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls), un’ora di assemblea aggiuntiva per tutti i lavoratori, maggiori e più puntuali
informazioni da parte dell’azienda agli Rls.

Richiesti anche più programmi di formazione per tutti i lavoratori e i particolare per i lavoratori stranieri per rendere effettivo l’utilizzo
delle ore per il diritto allo studio.

Le Segreterie di Fim, Fiom e Uilm di Modena invitano i lavoratori e le lavoratrici metalmeccanici a partecipare alle assemblee in tutti i luoghi di lavoro e ad esprimere parere favorevole all’ipotesi di piattaforma in
occasione del referendum nei giorni 28, 29 e 30 maggio.