L’istituto tecnico Enrico Fermi di Modena potrebbe divenire statale all’inizio dell’anno scolastico 2008/2009. La scadenza è stata indicata nel corso di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Roma nella sede del ministero dell’Istruzione per definire il percorso di passaggio della scuola, oggi gestita dalla Provincia, all’interno del sistema scolastico superiore statale.


L’incontro, al quale hanno partecipato l’assessore provinciale all’Istruzione Silvia Facchini e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Giancarlo Mori, è stato aperto dal vice ministro dell’Istruzione Mariangela Bastico che ha ribadito come «il Fermi costituisca un punto di eccellenza nella realtà provinciale e regionale e il processo di statizzazione avverrà tutelando e valorizzando il patrimonio formativo costruito in questi anni».

Una volta statizzato, infatti, il Fermi, come gli altri due istituti che stanno seguendo il medesimo percorso a Bologna e Firenze, «dovrà rafforzare la collaborazione e il coordinamento con gli altri istituti scolastici superiori – è stata la sollecitazione del vice ministro – concorrendo alla costituzione di un polo tecnico professionale ad alta specializzazione fortemente collegato alle realtà economiche del territorio».

Per l’offerta formativa dell’istituto, caratterizzata dai due indirizzi di chimica industriale ed elettronica e telecomunicazioni, «non sono previste modifiche» annuncia l’assessore Facchini sottolineando che il percorso definito in accordo con il ministero «dovrà prevedere garanzie per la qualità formativa e per assicurare la necessaria continuità didattica».

Il confronto con le rappresentanze sindacali è già aperto. Il personale di ruolo continuerà a essere a carico della Provincia, pur dipendendo funzionalmente dallo Stato al quale competeranno invece i subentri e il personale non di ruolo.

«In questa fase – spiega l’assessore Facchini – dovremo trovare le modalità per garantire il massimo di stabilità possibile anche del personale a termine applicando anche le procedure che si stanno definendo nell’ambito del processo di stabilizzazione dei precari previsto dalla Finanziaria».