La Polizia Stradale ha arrestato i responsabili della rapina messa a segno l’altra notte ai danni di un autotrasportatore romeno, minacciato e sequestrato sul suo Tir in un’area di servizio nei pressi di Modena, e di altri colpi simili avvenuti di recente nella stessa zona. Sette persone sono finite in carcere per rapina aggravata e sequestro di persona in concorso.

Già da due mesi la squadra di Polizia giudiziaria del compartimento Polstrada di Bologna e la sottosezione Polstrada di Modena nord, avevano avviato un’indagine per individuare i rapinatori che colpivano Tir, in particolare nell’area di servizio Secchia. Con un blitz in un magazzino di Rubiera nel reggiano, dove era stoccata la merce rubata, la Stradale ha messo la parola ‘fine’ alle azioni del gruppo.

In manette sono finiti Gianni D’Amato, 40 anni, nato a Militello (Catania), gestore di un bar pizzeria a Sassuolo (Modena), considerato dagli investigatori il capo della banda, Emilio Pappacena, 57 anni, originario di Sarno (Salerno), titolare di una ditta di trasporto merci con il deposito a Rubiera, il figlio Riccardo Pappacena, 28 anni, Michele Cinquegrani, napoletano di 51 anni, Mario Nicosia, catanese di 71 anni, Simone Esposito, 29 anni, nato a Pavia, e Antonio Dario Cutrona, 23 anni, originario di Catania.

I sospetti si erano concentrati sul ruolo di Gianni D’Amato e sul deposito merci di Rubiera, gestito da Pappacena. L’altra notte è avvenuta una nuova rapina: il camionista romeno è stato incappucciato, poi rilasciato a Reggio Emilia, e il suo carico di elettrodomestici e apparecchiature elettroniche, per un valore di circa un milione di euro, è sparito. A quel punto gli agenti, con la scusa di un controllo amministrativo, hanno fatto irruzione nel deposito di Rubiera ed hanno individuato le sette persone, che stavano trasbordando la merce su altri veicoli per portarla verosimilmente al Sud. Nel deposito sono stati trovati anche materiali frutto di rapine precedenti. Sequestrati anche quattro veicoli utilizzati per il trasporto della merce rubata e un veicolo Mercedes immatricolato con falsa documentazione.