Lungo e difficile l’iter di approvazione per l’istituzione del Consiglio provinciale dei cittadini stranieri ed apolidi e del relativo regolamento.
Dopo la presentazione di oltre centottanta emendamenti da parte di Forza Italia e Alleanza nazionale, 4 dei quali accolti e votati all’unanimità
dall’aula, è stata approvata ieri pomeriggio la delibera che istituisce il nuovo organismo consultivo (con 23 voti favorevoli – Ds, Margherita,
Rifondazione comunista, Italia dei Valori, Comunisti italiani e Verdi – e 6 contrari – Forza Italia e Alleanza Nazionale).

Il prossimo passo saranno le elezioni che, come prevede il regolamento, devono essere indette entro sei mesi dall’approvazione dell’atto.
Grazie all’istituzione di questo organismo, si da ufficialmente rappresentanza politica agli stranieri residenti nel nostro territorio,
così come previsto dalle linee di indirizzo del Consiglio provinciale per i Piani di zona 2005-2007.

Il futuro Consiglio dei cittadini stranieri ed apolidi concorrerà alla formazione delle politiche dell’amministrazione esercitando funzioni
consultive e propositive per le sua attività; presenterà il proprio parere sulle proposte di deliberazione consiliare del bilancio preventivo
provinciale e, successivamente, sulle variazioni relative alla spesa in materia di accoglienza e integrazione. Potrà inoltre esprimere un proprio
giudizio qualora gli sia richiesto dal presidente della Provincia e dalla Giunta. Gli sarà consentito inoltre proporre al Consiglio provinciale l’adozione di atti o programmi relativi alle proprie funzioni, e a
partecipare tramite il proprio presidente ai lavori del Consiglio provinciale con diritto di parola; parteciperà infine alla Conferenza
metropolitana nonché, tramite i propri rappresentanti, all’Assemblea del
Circondario di Imola. Il Consiglio sarà eletto a suffragio universale dai soli cittadini
stranieri residenti nel nostro territorio (esclusi quelli che hanno anche la cittadinanza italiana). I collegi elettorali saranno tre, quello di
Bologna, dell’imolese e del resto del territorio provinciale. L’Assemblea si riunirà almeno tre volte l’anno in sessione ordinaria, di norma a
febbraio, giugno e ottobre.

L’assessore alle politiche sociali, Giuliano Barigazzi, ha così commentato l’approvazione della delibera: “Con questa scelta la Provincia di Bologna segna un passo deciso verso l’obiettivo fondamentale di una sempre maggiore
integrazione dei cittadini stranieri nella nostra comunità, condizione indispensabile per superare paure e diffidenze, per richiedere doveri e
rispetto delle norme che regolano la nostra democrazia, ma anche per assegnare diritti. L’organismo scelto proprio per essere eletto a suffragio universale, può esprimere la più vasta rappresentanza dei cittadini
stranieri, innalzare il livello di partecipazione dei residenti stranieri alla vita pubblica locale, e così realizzare, anticipando il diritto di voto, un’esperienza di crescita e contatto con gli istituti tipici della rappresentanza politica del nostro paese”.