Il Teatro dei Venti – Centro per la Ricerca Teatrale, circolo affiliato ARCI di Modena, ha superato le semifinali dell’importante Premio Ustica per il Teatro con “Frammenti” progetto di spettacolo con la partecipazione di, Gjoni Alkedi, Giorgio Ciavarella, Ciro Lista, Francesco Mitrano neo-attori che hanno passatto gli ultimi anni della loro vita nelle prigioni italiane.

La finale si svolgerà a Faenza il 15 giugno dopo un percorso di selezione iniziato a fine 2006 che si è svolto attraverso tre tappe. Solo 8 progetti di spettacolo su oltre 200 presentati hanno avuto la possibilità di accedere alla fase finale che si concluderà con la proclamazione del vincitore il 27 giugno 2007 in occasione delle celebrazioni dell’anniversario della strage di Ustica cui il Premio è dedicato.
Chiunque sia interessato ad assistere ai 20 minuti del progetto che verranno messi in scena per la selezione finale può entrare gratuitamente e assistere agli spettacoli in scena il 15 giugno. In Teatro dei Venti sarà sul palco alle ore 12.00 nella sala della Casa del Teatro di Faenza (per informazioni: Teatro dei Venti – 059 3091011/3897993351).

Il Laboratorio teatrale da cui prende spunto il progetto di spettacolo si è svolto grazie all’interessamento Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e del Comitato ARCI di Modena. Dodici gli incontri a cadenza settimanale di tre ore e trenta minuti ciascuno. Tra i dodici e i quindici i partecipanti che nonostante i permessi, che li tengono periodicamente lontani dalla Casa Penitenziaria, hanno mostrato continuità, molto interesse e dedizione. Esercizi di gruppo, di concentrazione e di memorizzazione, sono stati affiancati da una riflessione costante sul loro vissuto e sulle necessità che li caratterizzano, cercando di utilizzare il teatro come elemento educativo e come mezzo di comunicazione, anche per persone detenute in un carcere.
Il Teatro dei Venti ha deciso di investire sul progetto anche per venire incontro alla passione e all’energia che i partecipanti al laboratorio hanno profuso durante l’esperienza. Vista l’eccezionalità del progetto e i riconoscimenti ricevuti anche le istituzioni modenesi come la Provincia e il Comune hanno deciso di contribuire alle spese da sostenere in vista dell’importante traguardo da raggiungere. In finale sono arrivati in 4, Gjoni Alkedi, Giorgio Ciavarella, Ciro Lista, Francesco Mitrano, che nonostante le difficoltà organizzative e burocratiche hanno messo tutto il loro impegno nel seguire e portare a termine quest’esperienza.
Durante la semifinale lo spettacolo è stato visionato dall’Osservatorio critico del Premio composto da esperti del settore e misurato con altri progetti provenienti da tutta Italia. Seppur amatoriali nella tecnica teatrale gli attori di “Frammenti” sono stati premiati per la capacità di trasmettere emozioni al pubblico presente in sala e di stupirli con l’energia della loro prova sul palco.

L’accesso alla finale ha comportato anche l’aumento delle questioni tecniche e organizzative tra le quali l’ospitalità dei partecipanti in permesso e l’allestimento dei 20 minuti di spettacolo che verranno messi in scena il 15 giugno. Le istituzioni e le organizzazioni di volontariato modenesi hanno risposto a questa richiesta e in particolare: la Provincia di Modena – Assessorato alle Politiche Sociali, il Comune di Modena, Paola Cigarini di “Carcere e Città”.

Lo spettacolo
“Frammenti” è uno studio teatrale di messa in scena che fonde stralci di memorie d’infanzia, frustrazioni, gioie, rabbie e bisogno di riscatto di un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Castelfranco E.
Lo studio è composto da materiale scenico, elementi testuali e coreografici proposti dai detenuti e cuciti tra loro dalla composizione registica, orientata a mettere in risalto le tappe che segnano il percorso verso la delinquenza e il carcere, poeticamente e non descrivendone le storie, con ironia e leggerezza evitando di stimolare in chi guarda, compassione. Uomini che compongono la società in cui viviamo, spesso come scomodi esclusi, si mettono alla prova mostrandosi nei limiti e nei pregi che questo studio cerca di cogliere trattandoli da protagonisti, da individui in grado di comunicare anche il loro bisogno di un mondo diverso, nuovo, dove l’uomo è al centro dell’universo, i suoi diritti e non il denaro, il guadagno, l’arricchimento nevrastenico, il potere.

Cos’è il Premio Ustica

Il Premio Ustica è nato nel 2003 dalla collaborazione tra l’Associazione Scenario e l’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica che rese possibile inaugurare l’edizione “zero”. Il Premio a partire dal 2005 si è posto come progetto organicamente collegato al Premio Scenario, rivolgendosi a nuovi lavori incentrati sui temi dell’impegno civile e della memoria.