Ventiquattro nuovi alloggi destinati espressamente ad anziani soli o coppie di anziani, distribuiti su tre piani, tutti dotati di servizi efficienti e moderni, con una zona notte e una zona giorno con terrazzo. Ma anche un nuovo centro diurno, con un portierato sociale che garantisce riposta alle emergenze, la piccola manutenzione e favorisce la socializzazione degli ospiti, il tutto realizzato grazie a un finanziamento dell’Opera Pia Casa di Riposo e della Regione Emilia Romagna, con l’assegnazione degli alloggi determinato da un bando pubblico del Comune di Modena.


Queste la caratteristiche del condominio “Glicine” di via Vaciglio 390, che sarà inaugurato il prossimo 7 luglio, frutto della volontà e dell’impegno dell’Opera Pia Casa di Riposo di Modena, che ha realizzato la struttura, concedendola quindi al Comune di Modena in comodato d’uso per l’affitto agli anziani soli o coppie di anziani. Gli alloggi saranno dati in locazione a canone di affitto concordato o agevolato e il Comune di Modena garantirà per gli anziani una incidenza del canone fino al massimo del 25% del reddito. La restante somma sarà garantita dal Comune di Modena stesso.

Gli anziani che alloggiano in via Vaciglio hanno una serie di requisiti previsti da un bando pubblico del Comune di Modena del 2006 che prevede un’età minima di 60 anni, richiede di non essere proprietari di immobili a Modena o nei comuni confinanti. Inoltre, hanno avuto la priorità i casi di anziani senza parenti o con risorse parentali inadeguate a far fronte ad un progetto di aiuto.

L’idea della nuova struttura era nata da tempo, soprattutto in considerazione del forte e progressivo aumento di persone anziane in condizione di solitudine, oltre che della continua e persistente modifica della struttura familiare che rende più difficile l’attenzione agli aspetti di relazione e di cura verso i propri componenti anziani.
Da qui è nato l’accordo di programma stipulato tra l’Opera Pia, in qualità di committente, il Comune di Modena quale gestore e l’Azienda casa Emilia Romagna quale ente per la progettazione e appalto, che ha permesso la progettazione e la realizzazione dell’edificio, integrato con la rete dei servizi esistenti nel territorio, con l’obiettivo di mantenere l’anziano il più vicino al proprio tessuto sociale e con la possibilità di mantenere, abitudini di vita, relazioni parentali e amicali di sempre.
Nella realizzazione dei locali si è prestata attenzione al confort termico, acustico, sensoriale, ma anche ai principî di bioarchitettura che hanno portato alla scelta di materiali naturali e tradizionali. Si è inoltre fatto largo uso di alcune soluzioni di domotica ed impiantistica quali impianti teleguidati per l’apertura e la chiusura degli infissi, sistemi di monitoraggio delle condizioni climatiche interne, impianto di rilevazione dei fumi, del gas e luci di sicurezza. Sono anche garantiti il servizio di telesoccorso e televideoassistenza. Il piano terra e l’ultimo piano, inoltre, sono organizzati per accogliere funzioni di ristoro collettivo, attività ricreative e di socializzazione per gli ospiti del centro diurno.

“Con questo nuovo servizio per anziani – dichiara l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena, Francesca Maletti – si risponde sia ad esigenze abitative che assistenziali, si amplia la già vasta gamma di opportunità che il Comune mette a disposizione dei cittadini modenesi, in una logica di integrazione con il territorio e di sinergia con gli altri soggetti esistenti”.

“Si tratta di un intervento importante per il quartiere e per la città – aggiunge Aude Pacchioni, presidente dell’Opera Pia Casa di Riposo – La novità di questo intervento diretto agli anziani sta nell’avere unito in uno stesso edificio gli appartamenti e il centro diurno. Altrettanto importante, inoltre, è stato l’impegno sinergico dell’Opera Pia Casa di Riposo con il Comune di Modena e Acer, oltre che con la Regione Emilia Romagna che ha contribuito in parte alla spesa”.