Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha approvato “le controdeduzioni all’Osservazione al Psc n. 26, ambito AR (S-F)”, ovvero quelle che si riferiscono alla riqualificazione dell’area Cisa-Cerdisa, rimasta in sospeso quando Fiorano aveva approvato il Psc, perché occorreva che anche Sassuolo definisse il suo strumento di programmazione urbanistica.

Ora che ciò è avvenuto e che i due comuni hanno concordato le controdeduzioni all’osservazione presentata dalla proprietà Cisa-Cerdisa, è possibile programmare il futuro di un’area fondamentale per ogni ipotesi di sviluppo del distretto, perché in posizione baricentrica fra i centri storici di Sassuolo e Fiorano, con una superficie totale di mq 386.392, oggi coperta in gran parte da stabilimenti produttivi dismessi, con una impermeabilizzazione dei suoli pressoché totale.

Gli obiettivi parlano infatti di creazione di un centro urbano attrattivo, dotato di servizi commerciali, di attività artigianali di servizio e di pubblici esercizi, di attrezzature pubbliche, di locali per lo spettacolo e le attività ricreative. Presenza significativa ma non preponderante di insediamenti residenziali. Completa ristrutturazione urbanistica del sub-ambito di Mezzavia. Ridisegno urbanistico della parte sud del quartiere di Braida, con eliminazione del traffico di attraversamento da e verso la circonvallazione di Sassuolo, dotazione di servizi, miglioramento dell’accessibilità locale, qualificazione ambientale ed edilizia.

“Sono molto soddisfatto perché è un altro passo avanti importate, fa sapere il Sindaco Claudio Pistoni,Cisa-Cerdisa è un’area complessa in quanto chiamata a svolgere un ruolo centrale nello sviluppo di Fiorano e di Sassuolo ed è attraverso questo intervento che possiamo superare l’attuale situazione di degrado della zona. Nel testo controdedotto abbiamo inserito una serie di “incentivi” legati all’accelerazione delle operazioni di trasferimento delle attività presenti e di demolizione degli attuali edifici di Mezzavia, operazione che presenta costi rilevanti e che forse non sarebbe stata possibile senza la possibilità di creare un polo funzionale, all’interno del quale, in base al Piano Operativo per gli Insediamenti Commerciali della Provincia, sono previsti fino al limite di 12.000 mq di superficie di vendita”.
Rispetto alla prima ipotesi di Psc, ci sono altre novità da segnalare: la previsione di 5.000 mq da destinare a residenza pubblica, l’inserimento di una quota di residenza per il trasferimento di diritti edificatori da altri ambiti ove appaiano incongrui (ad esempio residenze circondate da stabilimenti industriali). Altri 10.000 mq rimangono per altre funzioni pubbliche, fra le quali istituti scolastici superiori. Un’ampia fascia della fascia pedecollinare è destinata a verde.