Si è svolto ieri, presso la sede dell’assessorato, il previsto incontro al quale partecipavano l’assessore regionale Manzini, un rappresentante dell’USR, la dottoressa Altomonte ed una delegazione dei sindacati FLC CGIL, CISL e UIL scuola, composta dai segretari generali regionali.


L’incontro, anche se nel corso della riunione sono state segnalate le difficoltà della nostra regione, legate all’aumento sistematico del numero di alunni ed ai tagli operati, in alcuni casi, dall’USR rispetto ai dati certificati dagli USP, è stato puramente informativo. Ci sono state comunicate le richieste, che già erano a nostra conoscenza, fatte al Ministero, da parte dell’USR.



Da parte FLC CGIL è stata sottolineata l’insufficienza delle richieste per rispondere alle domande di scuola di qualità, ampiamente certificate nelle province della regione.
Pur tenendo conto della complessità della situazione nazionale, come pure della “norma di salvaguardia” inserita nella legge finanziaria e da noi aspramente criticata, non si può penalizzare chi negli ultimi anni, anche a seguito dell’aumento della popolazione scolastica, ha operato importanti processi di ristrutturazione, arrivando e superando la media di 21 alunni per classe, come la nostra regione.



La preoccupazione è ulteriormente aggravata dal fatto che come lì è stato comunicato, è molto probabile che le richieste, benché ampiamente verificabili ed in alcuni casi , come si ricordava prima, sottostimate, non vengano soddisfatte nell’adeguamento dell’organico di fatto per la scuola materna e la scuola primaria.



Inoltre, non è stato possibile affrontare il tema, riconosciuto da tutti come dato strutturale della nostra regione e di alcune altre, che riguarda l’aumento sistematico del numero di alunni, che richiederebbe un intervento nazionale di carattere straordinario, nel quadro di una distribuzione degli organici nazionali, sulla base di parametri omogenei.



Paolo Tomasi