Un’immaginaria Olanda del Paese dei Campanelli, lo sfavillio dei tabarin parigini, i paesaggi alpini del Cavallino Bianco, le atmosfere esotiche di una Cina immaginaria oltre alle Mille bolle blu della tigre di Cremona. Oggi, giorno di Ferragosto “Echi Musicali” regala due appuntamenti ai piedi del Cimone.

A Lama Mocogno dalle 21 presso l’ex pista di pattinaggio tocca ai classici di Mina in voce e suoni nuovi, mentre a Fiumalbo in Piazza Umberto I, sempre alle 21, il palcoscenico sarà dedicato al “Profumo di operetta”.

Un soprano soubrette, un pianoforte e un baritono comico per coniugare, in una serata, teatro e musica, all’insegna del fascino della bell’Epoque. Silvia Felisetti, Umberto Scida e Angiolina Sensale ripropongono il più autentico clima della piccola lirica anche nella versione cameristica del concerto. Una fusione di due generi dove comico e soubrette inscenano spezzoni completi delle più celebri operette italiane e danubiane. Sarà la verve del comico presentatore Umberto Scida ad introdurre la serata e ad accompagnare il pubblico attraverso i ruoli più divertenti dell’operetta italiana e danubiana. Brani tratti da “La danza delle libellule” (F.Lehar) il “Frou frou” di Lombardo-Ranzato (da “ La duchessa del Bal Tabarin”) l’ “Aria di Montamartre” e “Ma senza donne” di Kallman.
Rivivranno i tintinnii del “Paese dei campanelli” e il romanticismo di Lehar con “Tu che m’hai preso il cuor” (da “Il paese del sorriso”). Non possono mancare in questa kermesse brani tratti dal” La vedova allegra “di Lehar e da “Al cavallino bianco” nelle note di Stolz passando attraverso un buffo “Cin-ci-là” di Lombardo-Ranzato.
Dal 2005, primo comico della Compagnia Italiana d’Operetta, Umberto Scida è ospite a vari festival e rassegne di musica jazz nazionali e internazionali con le sue varie formazioni e presente nei maggiori teatri italiani in ruoli di attore comico protagonista. All’attività teatrale alterna quella di conduttore di manifestazioni e spettacoli. Nel 1997 consegue il titolo di “musical performer” grazie all’assegnazione di una Borsa di Studio presso la “The Bernstein School of Musical Theater” di Bologna, diretta dal Maestro Shawna Farrell e si perfeziona in Jazz Singing a Londra. Interpreta i ruoli di Tom in “No, no, Nanette!”, di Steve in “Rent”, di Ponzio Pilato in “Jesus Christ Superstar”, de il Duca ne “Les Folies de Paris”, è cantante solista e coprotagonista di André De La Roche in “All the Jazz”. Protagonista con Scida sarà la soprano soubrette Silvia Felisetti. Apprezzata dalla critica per la sua versatilità interpretativa e l’ottimo livello di preparazione vocale, è protagonista sui palcoscenici dell’operetta di tutta Italia in teatri come il Valli di Reggio Emilia, il Regio di Parma, lo Smeraldo di Milano, l’Olimpico di Roma al fianco di Corrado Abbati, Franco Oppini, Pippo Santonastaso, Lando Buzzanca e Massimo Baggiani. Silvia Felisetti, soprano e soubrette nella performance di Lama, è diplomata in canto e laureata in legge, svolge da anni intensa attività concertistica attraverso diversi generi. Con compagnie d’operetta ha partecipato a trasmissioni televisive, quali “Biglietto d’Invito”, “Domenica In” e “Tappeto Volante”. Dal 1996 dirige il coro di S.Ilario d’Enza ed è autrice e attrice dello spettacolo “La soubrette in 10 mosse” che da un anno propone con crescente successo. Lo scorso luglio è stata protagonista di Vandissimamente Vostra, uno spettacolo del festival Musica Ischia, dove ha interpretato il mito di Wanda Osiris su testi di Antonello Colli. Accanto ai due, il pianoforte di Angiolina Sensale che oltre ad essere stata indicata dalla critica come pianista accompagnatrice di estrema puntualità e sensibilità coloristica, si rivela anche come impagabile donna di spettacolo nonché deus ex machina dello spettacolo. La Sensale suona per importanti teatri nazionali ed esteri e partecipa a vari festival e rassegne di musica jazz nazionali e internazionali con le sue varie formazioni. E’ regolarmente ospite nelle giurie di Concorsi internazionali di Canto e Musica da Camera e conduce Alcune sue esecuzioni sono state trasmesse dalla Radio Rumena di Bucarest, da RAI 3 e Radio Vaticana, oltre che da emittenti televisive private e dal terzo canale della RAI. Ha suonato per importanti associazioni e rassegne, in Italia all’estero: in Francia Inghilterra, Scozia, Svizzera, Germania, Romania, Croazia, Grecia, Spagna, Russia, Stati Uniti, Uruguay, Argentina. E’ stata per un triennio docente in Brasile dei Corsi Internazionali Invernali dell’Università Federale di Santa Maria (Rio Grande do Sul) e di Londrina (Paranà).

A Lama Mocogno, invece, il pubblico potrà assistere a un viaggio nelle più belle canzoni interpretate da Mina dall’esordio del ’58 al ritiro dalle scene nel 1978. La voce di Graziana Borciani, il piano di Maria Galantino, il basso di Camilla Missino, la batteria di Alberto Armaroli e la voce recitante di Raoul D’Eramo, la chitarra e la voce di Lorenzo Scuda riproporranno i brani di Mina sotto una veste ricca di suggestioni funky, jazz e latin. Il tutto legato da una voce narrante, che ripercorre le tappe fondamentali della vita di Mina e gli eventi storici di un ventennio che ha trasformato profondamente l’Italia.
Sul palco i successi di Mina ai tempi di Canzonissima, di Milleluci, le folli note di “Le mille bolle blu” e la struggente poesia de “La canzone di Marinella” di Fabrizio De Andrè, fino a “Guarda che luna” che Pedro Almodovar cita all’interno della colonna sonora di un suo film. A Lama si alterneranno i successi dall’alter ego di Mina: “Baby Gate”, nata sull’onda del Rock and Roll che invade l’Italia, con i brani Be Bop a Lula e When e quelli del tormentone Mina protagonista de “La fiera dei sogni”, con Mike Bongiorno. E ancora “Nessuno”, “È vero” e “Non sei felice” e “Io amo, tu ami” e tutti i brani che la portarono al successo. Tra i vari successi, i brani nati dalla collaborazione con grandi nomi come “Il cielo in una stanza (1960), scritta da Gino Paoli, “E se domani”, “Se telefonando”, scritta da Costanzo e Morricone fino ai brani che raccontano l’inimitabile vocalità della cantante come “Brava” “Grande grande grande”, ”Insieme”, “ Amor mio” che raccontano anche la storia degli anni Sessanta italiani.